ROMBANO I VELENI – È SCOPPIATO UN CASO PER I MOTORI DI RED BULL E MERCEDES PER LA STAGIONE DI F1 2026: AUDI, HONDA E FERRARI HANNO CHIESTO ALLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DI AUTOMOBILISMO CHIARIMENTI SU POSSIBILI VIOLAZIONI DEL REGOLAMENTO DA PARTE DEI RIVALI – AL CENTRO DELLA POLEMICA C’È UNA ZONA GRIGIA DELLA NORMATIVA, CHE RED BULL E MERCEDES AVREBBERO SFRUTTATO ATTRAVERSO UN “TRUCCO”: AVREBBERO INSERITO ALCUNE COMPONENTI SPECIALI, CHE MODIFICANO LE PROPRIE CARATTERISTICHE A MOTORE SPENTO E ACCESO, PERMETTONO DI AVERE 15 CAVALLI DI POTENZA EXTRA, CHE SI TRADUCONO IN CIRCA TRE DECIMI IN MENO A GIRO…

Estratto dell’articolo di Giulia Toninelli per www.gazzetta.it

FORMULA 1 - REDBULL E MERCEDES

Un 2026 rivoluzionario all’insegna del nuovo ciclo tecnico inizia per la Formula 1 all’ombra delle prime polemiche. La ricerca di “zone grigie del regolamento” ha sempre fatto parte della storia di questo sport e prima di vedere accendersi le nuove power unit, il paddock della massima serie - appena andato in vacanza dopo la conclusione del campionato - già guarda a chi queste zone grigie sembra averle trovate e sfruttate.

Secondo un’indiscrezione riportata da Motorsport Magazin infatti sarebbe in corso una disputa tra team costruttori sul rapporto di compressione dei cilindri per i nuovi motori. Mercedes e Red Bull (che proprio nel 2026 produrrà per la prima volta i suoi motori) avrebbero trovato un sistema per aggirare un paragrafo del nuovo regolamento tecnico, il punto C5.4.3, facendo rientrare il rapporto di compressione nei parametri consentiti con power unit spenta ma riuscendo invece ad aumentare il rapporto con la vettura in azione in pista.

MOTORI VETTURE FORMULA 1

Un trucchetto che permetterebbe ai team di aggirare la modifica del regolamento rispetto al precedente, con il rapporto passato da 18:1 a 16:1 per il campionato alle porte, proprio al fine di limitare le prestazioni della power unit termica a fronte della potenza triplicata della parte elettrica dei nuovi motori.

[...] la federazione sarebbe stata avvisata del potenziale imbroglio dai concorrenti costruttori, Ferrari, Audi e Honda, che avrebbero fatto fronte comune per richiedere un intervento diretto da parte della Fia.

FORMULA 1 - REDBULL E MERCEDES

A far trapelare la notizia all’esterno delle mura dei team sospettati potrebbe essere stato proprio un ex dipendente di Mercedes o Red Bull che, passato a un'altra squadra, avrebbe reso noti i dettagli del sistema di aggiramento basati sulla dilatazione termica: i team avrebbero progettato componenti interne capaci di dilatarsi quando la power unit è in azione ad alte temperature, riducendo così il volume della camera di combustione e innalzando il rapporto di compressione effettivo.

Ora la palla passa così in mano alla federazione che, interrogata sulla questione, ha confermato come “la dilatazione termica può influenzare le dimensioni a temperatura di esercizio ma le regole attuali non richiedono misurazioni con temperature elevate […]”.

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