COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
Stefano Mancini per “La Stampa”
C'è soddisfazione nel box rosso, ma niente a che vedere con la festa di una settimana fa. Il secondo e il terzo posto già scontentano, lasciano qualche rammarico e pure un accenno di protesta. «Ci sono stati tanti episodi», attacca Mattia Binotto.
Episodi contestati, è sottinteso. Il team principal della Ferrari snocciola un piccolo elenco. «C'è stato un unsafe release quando Verstappen è ripartito dopo il cambio gomme.
Charles ha dovuto frenare per evitare la collisione». Il muretto Ferrari ha subito protestato, ma per la direzione gara andava bene così.
Secondo caso: Sainz esce dai box in anticipo su Perez, che si prende di prepotenza la posizione, ma non la restituisce subito come dovrebbe. In questo modo dà un po' di respiro a Verstappen. Anche questo per la Ferrari è motivo di contestazione, e di nuovo la direzione gara lascia correre. «Sono episodi - torna a ripetere Binotto - che hanno influito sul risultato».
Detto questo, il Cavallino chiude la doppia trasferta in Medio Oriente tra Bahrein e Arabia Saudita con 78 punti all'attivo sugli 88 disponibili: un'impresa che a raccontarla qualche mese fa avrebbe lasciato qualche dubbio, per usare un eufemismo.
«E invece siamo qui dopo una pole position mancata per un soffio, un secondo e un terzo posto e un giro più veloce - commenta a caldo il capo ferrarista -, al termine di una gara fantastica in cui entrambi i piloti sono stati bravi e hanno guidato con lucidità. Era importante finire con il maggior numero di punti possibili.
L'unica cosa da rivedere è la ripartenza dopo la safety car virtuale: forse non abbiamo ottimizzato i tempi. Comunque è stato uno spettacolo che fa bene alla Formula 1 e fa piacere essere tra i protagonisti. Un bilancio? Come ho già ripetuto, aspettiamo 4-5 gare».
I prossimi due appuntamenti cadono su piste completamente diverse: quella modificata dell'Albert Park di Melbourne, il 10 aprile, e quella del 24 a Imola, con tante curve lente che potrebbero esaltare ancor di più le doti della F1-75. «E ci aspettiamo l'entusiasmo dei nostri tifosi in un autodromo tutto esaurito», chiude Binotto.
Charles Leclerc è stato di nuovo protagonista con il suo duello con Verstappen che non esaurisce in un sorpasso e via, ma si dilata in un confronto infinito. «Ho fatto tutto il possibile - si racconta il pilota monegasco -: ho cercato di farlo passare per avere il drs (l'ala mobile che regala una velocità extra al pilota che insegue, ndr), però non è stato sufficiente. Sono state battaglie combattute ma corrette: se sarà sempre così ci divertiremo. Qui Max era più veloce in rettilineo, difficile tenerlo dietro. Alla fine ha vinto lui, ma è stata una bella gara».
Tra i due di nuovo non ci sono state scorrettezze né manovre pericolose: «C'è rispetto reciproco. È importante soprattutto in una gara su un circuito cittadino in cui ci sono tanti rischi». Sainz porta a casa il secondo podio consecutivo. Ancora non fraternizza con la macchina, però la situazione migliora. «Sto studiando - dice il pilota spagnolo -, comincio ad avere più dimestichezza. È già andata meglio che in Bahrein, al di là del risultato». E adesso rotta sull'Australia.
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