FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Mario Sconcerti per il "Corriere della Sera"
Il consueto paradosso del calcio si concentra adesso intorno a Donnarumma. Fischiato dai milanisti a San Siro, adorato dalla gente di Torino, ognuno con cause esterne alla Nazionale. Oggi Donnarumma è un problema per se stesso, ha perso sicurezza, segno che dipende ancora dall'approvazione degli altri. Oggi è un ragazzo che ha bisogno di aiuto perché dimostra un limite emotivo. Si dirà che ne ha diritto, ma non funziona esattamente così. Il grande portiere è un essere algido o non è.
Donnarumma adesso non lo è. Diventa parte di quello che pretendono gli altri, non c'è una sicurezza a priori. Si fa scappare un pallone fra le mani, errore non presentabile; incassa un gol fra le gambe, incassa anche tre pali che se fossero stati gol avrebbero sommerso lui e la Nazionale. C'è un problema adesso che è grande come quello del centravanti, solo più risolvibile.
GIGIO DONNARUMMA CONTESTATO DURANTE ITALIA SPAGNA A SAN SIRO
Perché Donnarumma vale un grande centravanti, la sua soluzione esistenziale ritornerà con gli assestamenti che avrà tra la sua storia parigina e la coscienza milanista. Ma è inutile far finta che il problema non ci sia. Il resto dell'Italia è stato nuovo almeno quanto si sperava. Acerbi e Bastoni non fanno ancora una difesa, ma non sono nemmeno un danno. Personalmente gradisco molto Barella e Pellegrini, nel contesto entrambi sembrano avere più bisogno di un elegante spazza-palloni come Locatelli piuttosto che Jorginho, tattico da grandi squadre conclamate.
Non serve un normalizzatore se normalmente hai difficoltà in quella zona. Serve una spinta in più. Locatelli le assomiglia. Come Pellegrini assomiglia a una soluzione di fantasia italiana che stiamo perdendo. La parentesi di Nations League conferma la dimensione europea di Chiesa. Ma anche quella morbida di Berardi, finissima. È vero, non abbiamo centravanti, ma non prendetevela con i pochi centimetri di Raspadori. Un ragazzo basso ma svelto può avere una sola fortuna: giocare con un attaccante grande e grosso. Il resto dipende da lui.
Ultimi Dagoreport
“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA…
DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA…
DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA…
DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ,…
DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…