
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…
1. IL WEB PAZZO PER MASTOUR E LA SCIARPA DI JAY LENO
Antonio Dipollina per âLa Repubblica'
- Momento top dei festeggiamenti Juve in tv, su Sky Massimo Mauro - pratico di urbanistica torinese - dice: «Ma se il pullman gira di lì deve passare sotto un arco piuttosto basso, non so mica se ce la fa». La telecamera stacca e mostra la sommità del pullman con Giovinco, Tevez e Bonucci sdraiati distesi sopra il mezzo per non correre il rischio della capocciata all'arco.
- Ma a "Che Tempo che Fa" si consuma il vero psicodramma in diretta. L'iper-tifoso granata Massimo Gramellini ha il monitor davanti con Fiorentina-Torino, mentre si parla d'altro fischiano il rigore al Toro all'ultimo secondo. Tutto si ferma, Gramellini segue terreo l'azione addentando un fazzoletto granata. Finisce come finisce e l'urlo «Non è possibile». Pathos altissimo, forse la scena tv dell'anno.
- La Nazionale viene celebrata con i Negramaro e una canzone antichissima, a Sky ieri hanno presentato la loro sigla per i Mondiali: essendo tutti molto smart, è stata affidata al giovane rapper di gran successo Emis Killa. Titolo: Maracanà .
- Essendo i titolari dell'esclusiva di tutte le gare, a Sky lo slogan è "Se non volete un Mondiale a metà ". Che sarebbe quello della Rai. Lodevoli comunque quelli della pay nel non aver ancora prospettato l'ipotesi di avvalersi dei famosi 80 euro per una rata di abbonamento. ***
- "Cacio e pepe time" (Tweet di Serena Williams nella serata di ieri)
- Alessia Tarquinio: «Eccola inquadrata, la Zebra di Troia».
Mario Sconcerti: «Eh?».
Alessia Tarquinio «La grande zebra bianconera sul pullman della Juve, che avevi capito?» (Sky Sport).
- Brividi gioiosi tra i titolisti e terrore tra i lettori per le possibilità ardite concesse dall'arrivo al Milan del giovane Mastour. Sul web girano già tutti gli abbinamenti possibili, tra cui quello in coppia d'attacco con Balo.
- Quei bellissimi momenti in cui in serie A si scalda in panchina un giovane giocatore al debutto: e uno si ricorda benissimo il momento in cui debuttò in serie A il padre del giocatore medesimo.
-«Rivera era un finto Nueve e non lo sapeva» (Roberto Mancini, Che tempo che fa). «Dopo la mamma amo solo Pozzovivo» (Striscione di incontenibile esuberanza di un tifoso al Giro). «Guardi, io soffro come i tifosi, ma in più ci metto il grano» (Silvio Berlusconi, TikiTaka, Italia1).
- Da Fazio c'è ospite Jay Leno, gigante mondiale della tv. Poco prima Roberto Mancini aveva spiegato a Fazio come si fa il celebre nodo alla sciarpa, esibita spesso in panchina. Poi entra Leno e ha la sciarpa di Mancini annodata al collo. Momenti bellissimi.
2. CRASH TEST PER PEPE - E MAZZARRI SI TOGLIE I MASSI
Elio Pirari per âLa Stampa
- Canonizzazione di Conte. Viaggio di Xxl tra gli ultrà arrivati davanti all'hotel della Juve da ogni parte d'Italia, l'inviato Balzarini: «Perché siete qui, di preciso cosa volete?», «Niente, siamo qui per l'Angelus».
- Marocchi trova un senso a un inutile fallaccio di Rossettini su Pepe: «Ok, ha voluto fargli un crash test».
- Festa scudetto. «à bello vedere una famiglia così felice e unita», Massimo Mauro pericolosamente incontenibile commenta in tutte le varianti possibili l'unità di intenti descritta da Ilaria D'Amico: «Bello sì, probabilmente Lapo, John Elkann e Andrea Agnelli staranno complottando insieme qualcosa per l'anno prossimo».
- Caduta massi. Thohir è ambizioso e alla Pinetina fanno le cose sempre più in grande, Nebuloni conferma: «In attesa che Mazzarri si tolga qualche masso dalla scarpa anche all'Inter è tempo di bilanci».
- Showquiz di Lauro: «Mihajlovic e Guidolin mi sono sembrati vaghi, che siano in partenza?», Dossena dubbioso: «Mah, indubbiamente la catena che si sta nnescando per gli uomini in panchina dice che niente è sicuro».
- Raduno punk al San Paolo. «Con la caviglia che si ritrova Hamsik salterà anche l'ultima di campionato davanti a 10mila bambini tutti con la cresta come lui», Francesco Modugno.
- Non ci sono più le mezze stagioni, Mangiante: «Dopo 4 anni e mezzo Burdisso ritrova la Roma che come ricorderete aveva lasciato a gennaio».
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