LA CANNES DEI GIUSTI - “MAPS TO THE STAR” DI CRONENBERG È UN GRANDISSIMO FILM - DAGO-VIDEO: ARRIVANO LA BELLUCCI E DEPARDIEU, SALMA HAYEK E JEAN PAUL GAULTIER, POLANSKI E ALMODOVAR

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Video di Veronica Del Soldà per Dagospia


Marco Giusti per Dagospia

Cannes sesto giorno. Poche storie. "Maps To The Star", primo film che David Cronenberg ha girato in tutta la sua carriera in America, anzi a Los Angeles (5 giorni lì e altri 24 in Canada) è un grandissimo film. Non sarà "Mulholland Drive" di David Lynch o "Sunset Boulevard" di Billy Wilder, ma è un progetto importante, pensato già nel 2007 seguendo la sceneggiatura originale di Bruce Wagner, già autore per Paul Bartel del grandioso "Scene di lotta di classe a Beverly Hills", poi rimandato e solo adesso ripreso, dopo che Wagner ne aveva già fatto un romanzo.

Cronenberg, che non ha mai vinto nulla a Cannes, e le sue due grandi protagoniste, Juliane Moore e Mia Wasikowska, potrebbero anche vincere i premi maggiori. E giustamente. La prima cosa che Agatha, Mia Wasikowska, chiede allo chaffeur con voglie di attore Jerome, un ottimo Robert Pattinson, è la carta stradale delle stelle di Hollywood. Ma le stelle, si sa, bruciano. E proprio sul fuoco e sul suo opposto, l'acqua, giocherà gran parte del film. Come sui personaggi sdoppiati e opposti, fratello e sorella.

E' il fuoco che ha sfigurato la giovane Agatha, sorella di Benje Weiss, l'incredibile Evan Bird (già visto in tv in "The Killing"), ragazzino attore rovinato dalle droghe e dal successo. Entrambi sono figli di Stafford Weiss, cioè John Cusack, analista e manager di attori e scrittore di successo, e di sua moglie Cristina, Olivia Williams, che fa da agente a Benje. Ma sono otto anni, da quando cioè ha dato fuoco alla casa di famiglia e tentato di uccidere il fratello, che Stafford la tiene lontana da loro.

Perché è tornata e cosa vuole? Grazie a un'amicizia su twitter con Carrie Fisher, viene assunta come assistente di un'attrice di successo che non passa un buon periodo, Havana Segrand, cioè Juliane Moore. Havana cerca di ottenere il ruolo che ebbe sua madre, celebre attrice anni '60 morta bruciata in auto, in un film. Ma il regista sembra preferirla un'altra attrice solo perché canadese, e quindi preferibile per la coproduzione col Canada. Havana non la smette di vedere sua madre morta in giro per casa. Benje vede bambini morti per casa.

Agatha li ha visti quando dette fuoco a casa, ora non li vede più. Il film è costruito con grandi colpi di scena che cambiano fino alla fine i rapporti dei personaggi fra di loro, ma su tutto dominano le grandi battute sul cinema e su Hollywood. Tutti hanno un ruolo da inseguire e una sceneggiatura da proporre di solito tratta dalla propria vita. Se Stafford, fissato con la promozione del suo libro, cercherà di adattare i più terribili disastri a proprio favore, Havana è la più aggressiva alla ricerca di un nuovo successo e Benji il più violento nel difenderlo questo successo.

Ma molti dei nostri personaggi vedono bambini morti, vedono star morte. Star che parlano, agiscono. E questo complica molto le cose. Come complica la vita per molti l'arrivo di Agatha, anche se vuole solo chiedere perdono alla famiglia. Film di costruzione e di direzione degli attori straordinaria, "Maps To The Star" offre una serie di battute cattivissime su Hollywood e le sue follie, dipingendo nel personaggio di Havana la mostruosità della attrice americana, capace di brindare anche se ottiene una parte dopo la morte del bambino di una rivale.

O la mostruosità degli attori bambini quando parlano degli "altri", a cominciare dagli adulti. Grande numero di Juliane Moore sulla tazza del cesso che fa rumore tremendi mentre parla con Agatha imbarazzata ordinandole di prenderle un lassativo. E grande scopata in auto a comando di Robert Pattinson con Juliane Moore come puro sfregio per i sentimenti della ragazza, innamorata. Da questa settimana in sala.

 

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