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Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”
L' Inter fatica a tenere il ritmo delle prime e anche di molte altre squadre. È una situazione molto più strana che in passato. Ieri col Torino ha giocato uno primo tempo perfetto, uno dei migliori degli ultimi due anni, sempre palla al piede e con un pericolo insistente.
Poi è scomparsa, come avesse avuto un infortunio grave. Non un calo fisico perché non avviene così di colpo e così sparso su tutta la squadra. L' Inter all' inizio della ripresa non ha avuto più niente da dire alla partita. Mentre il Torino cresceva e confermava le sue qualità di squadra completa, molto fisica fra centrocampo e difesa, altrettanto tecnica in attacco. Il pareggio è avvenuto spontaneo, come fosse uno zero a zero.
È vero che il Torino non meritava di perdere nemmeno con la Roma, che è una squadra frenata dal calendario, ma un' assenza così improvvisa dell' Inter non era aspettabile. Aveva dominato il primo tempo, era sembrata una squadra pronta alle imprese, equilibrata, corretta.
Poi è scomparso tutto così in fretta da non lasciare un senso. Una parte di spiegazione è nell' atteggiamento iniziale del Torino, molto scuro, guardingo, punito presto dal gol. Ma l' Inter ha subìto per intero il gioco asimmetrico del Toro nel secondo tempo, ha sofferto qualunque cosa facesse la squadra di Mazzarri, molto maschile, a proprio agio con il vai e vieni leggiadro dell' Inter in vantaggio.
Ora il campionato è lungo ma oggettivamente compromesso nella sua fase iniziale. Il Napoli ha perso nel maggio scorso contro la Juve per 3 punti, la Roma di 4 due stagioni fa. Ora l' Inter è a 5 punti da Napoli e Juve.
Il distacco pesa alla seconda come alla penultima giornata. Ma soprattutto non si capisce la logica del risultato di oggi, dove sia il bene e dove il limite. Basta con l' Inter pazza, pensavamo fosse l' ora di una squadra normale. Invece non è nemmeno il momento della stabilità. Manca per intero la metà campo, manca il carattere e l' estro dei centrocampisti veri, manca il carattere di una squadra. L' Inter è come un' allergia, mai grave ma quasi sempre incurabile.
Stupisce intanto la Spal, in testa alla classifica, altra squadra di poche spese costruita al meglio. Si allarga la Fiorentina, deliziosa fino all' eccesso, piena di mezze punte e attaccanti, dal gioco molto verticale e quasi sempre di prima. Qualcosa di nuovo c' è sullo sfondo del campionato, sono molti i giocatori diversi.
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