DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
Non è una sorpresa il pareggio della Juve. Da tempo sfiorava lo 0-0, né si può dire che con la Lazio sia stata una tattica segnare a 20 secondi dalla fine. Né col Torino o con la Fiorentina. Allegri parla di problema mentale, tutti rispettiamo la mente. Ma la Juve ne conosce gli antidoti o non sarebbe la Juve. Più normale parlare di pigrizia, di piccolissima impotenza nel vedere le partite. Se non cerchi il gol con forza, difficilmente lo trovi. Così è normale che il campionato si riapra.
La soluzione del momento nell' Inter è il ricambio del centrocampo. Rafinha non rende inutile il passaggio dalla trequarti e Brozovic è più esuberante di Vecino. È saltato per intero il centrocampo del mercato estivo. Quando si guarda all' Inter bisogna sempre ricordare la bravura di Ausilio nel concludere affari e la poca luce nell' inquadrare i giocatori.
Spalletti ci ha messo troppo tempo per capire le caratteristiche degli uomini.
Adesso si è più vicini al vero, per comprensione disciplinare dei giocatori e per scelte tecniche. Il ritorno di Icardi ha fatto il resto. Icardi è un centravanti che rimpiangi sempre, a volte anche quando è in campo, ma non c' è dubbio sia un grande attaccante. La chiave sono Perisic e Candreva, che non fa assist, ma cross, che sono cosa diversa. Perisic quando ha voglia è un trequartista completo. Fosse anche stabile sarebbe vicino a un fuoriclasse.
Resta però una dei pochi ingressi verso il gol per Icardi. Ora si è aggiunto Rafinha che se non altro occupa vuoti nel campo e va in verticale. È una grande vittoria quella di Genova che va presa con entusiasmo e pochi sentimenti. L' Inter ha tutto per queste imprese, ha meno per continuare. Se il vento è cambiato lo capiremo presto. Il Milan intanto continua a vincere. Non contano i modi, sono i punti che vanno a fare squadra. Il Milan è oggi completamente dentro la corsa per la Champions. Si parla semmai troppo del suo rifinanziamento dimenticando a mio avviso il debito. È quello che pesa, non se qualcuno lo coprirà. Il Milan (e il suo proprietario) sono indebitati per circa il 50% del valore del club. Chi coprirà questo debito? Credo che Berlusconi lo sapesse.
Sono anch' io per Gattuso come Mirabelli. È stata una vera sorpresa. Non è facile guidare il Milan come se fosse un grande Milan.
Gattuso è stato per ora il miglior prestito ottenuto dalla società. Perché semplice, onesto, fratello di chiunque .
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