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Michelangelo affermava che nello scolpire le sue statue lui non faceva altro che farle emergere dal blocco di marmo, come se i personaggi vivessero già nel materiale e all'artista non restasse altro da fare che liberarli. Un'idea, questa di Michelangelo, sicuramente affascinante e che vi prepara al meglio alla visione di queste bellissime statue di soggetti femminili, così ben fatte che a stento riuscirete a credere che siano state ricavate da un blocco durissimo.
Questa misteriosa e affascinante statua si trova presso il Cimitero Monumentale di Staglieno, il maggiore luogo di sepoltura di Genova.
Jean-Michel Bihorel è uno scultore digitale: l'innovativa tecnica gli permette di realizzare statue infinitamente dettagliate, come queste opere ricoperte interamente di fiori.
L'artista italiano Vittorio Tessaro è in grado di portare anche nella scultura la grazia e i modi di fare di una donna: qui ne vediamo un esempio
L'artista Luo Li Rong realizza delle sculture femminili che sembrano poter prendere vita da un momento all'altro.
Le sculture di Philip Jackson, di nazionalità scozzese, raccontano ognuna una storia: le pose dei soggetti femminili sono estremamente realistiche tanto da far sembrare le sculture animate.
Se le dimensioni di queste sculture realizzate da Karen Cusolito non richiamano donne reali, sicuramente lo fanno la posizione e il mistero che emanano le opere. La curvatura dei corpi all'indietro rivela tutta la bellezza del corpo femminile.
Anche molte delle opere di Robin Wight sono realizzate in fil di ferro, una materiale che, nonostante la sua durezza e la sua difficile lavorabilità, viene preferito da molti scultori.
Le sculture dell'artista canadese Gosia sono minimal, ma dalla loro essenzialità si riesce comunque a percepire il contenuto dell'opera: sul corpo bianco delle donne raffigurate si allarga un fiore colorato, simbolo dell'interiorità femminile.
marrtinakis sculturamartinakis sculture
Anche Adam Martinakis è uno scultore digitale: lui rende volutamente fragili le sue sculture, riportando sul corpo delle donne raffigurate le crepe tipiche di un materiale in frantumi. Spesso lascia degli squarci da cui esce una luce calda, luminosa, a simboleggiare la forza interiore delle donne.
L'inserimento di diversi materiali in un'unica opera è una scelta frequente nella scultura. In una delle creature dello scultore britannico Kevin-Francis Gray il marmo si unisce a lunghissimi fili di diamanti che imitano la capigliatura di una donna: quest'ultimi coprono totalmente il viso del personaggio che se avvicinato, mostra un volto terrificante, come vuole il titolo dell'opera, Ghost Girl.
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