DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Antonio Barillà per “la Stampa”
Lo sceicco Nasser Al-Khelaifi vuole Massimiliano Allegri alla guida del Psg. Non è una semplice indiscrezione di mercato, ma la confidenza di un'accreditata fonte dentro il club francese: il tecnico bianconero ha scalato le gerarchie, staccando nettamente Antonio Conte, peraltro in corsa per tornare in azzurro, e scavalcando, al momento, perfino Mauricio Pochettino che dei Parisiens è stato capitano e che è il candidato forte del ds Antero Henrique.
Il tecnico della Juventus non convince soltanto per le idee tattiche e per i successi ottenuti, ma, bisbigliano i collaboratori del presidente, per la capacità di trasmettere serenità ed essere, nel contempo, inflessibile nello spogliatoio: se ha escluso senza battere ciglio, a turno, Gonzalo Higuain e Paulo Dybala, può dare la giusta disciplina al gruppo.
NUOVA DIMENSIONE
Non c' è solo il Psg, però, sulle tracce di Allegri: oltre a quella di Unay Emery, il cui destino è segnato («Mi aspetto che cambino molte cose, anche l' allenatore» ha dichiarato ieri, nel ritiro belga, il terzino Thomas Meunier), cambieranno le panchine di altri top club europei ed è inevitabile, nel domino, che attenzioni particolari vengano rivolte al tecnico che ha dominato negli ultimi anni in Italia e che ha restituito una dimensione internazionale alla Juventus, conducendola a due finali di Champions e, in questa edizione, ai quarti di finale dove affronterà il Real Madrid.
POSSIBILI SCENARI
Anche il presidente Florentino Perez, a proposito, risulta tra gli ammiratori di Max, ammesso che rinunci davvero a Zinedine Zidane (curiosità: tra i concorrenti, come per il Psg, figura Pochettino), ma Ligue 1 e Liga sono soltanto possibili scenari. Non può essere escluso, infatti, un futuro in Premier League, considerate le informazioni raccolte dal Chelsea, in realtà orientato a sostituire Conte con Luis Enrique, e gli abbinamenti insistenti a Manchester United, in caso di addio di José Mourinho, e Arsenal, in alternativa a Carlo Ancelotti: la conferma di Arsene Wenger appare infatti tutt' altro che scontata.
CANDIDATO PRINCIPE
La Juventus sa che il suo allenatore è corteggiatissimo, ma non ostenta preoccupazione: «Ha un contratto di due anni e resterà con noi ancora a lungo» ha dichiarato di recente l' ad Beppe Marotta, e lo stesso tecnico ha rassicurato i tifosi: «Ho un contratto fino al 2020 e sto bene alla Juventus: non vedo perché dovrei andar via, a meno che da qui a fine stagione non accada una catastrofe...».
Un'ombra s'allunga lo stesso, perché i club interessati sono in grado di garantire ambizioni e ingaggi tali da incrinare qualsiasi certezza e perchè il Psg ha valicato i sondaggi eleggendo Max candidato principe per la panchina, in ogni caso al momento prevalgono gli obiettivi della Juventus, in corsa per il triplete e attenta a evitare qualsiasi distrazione.
PROFILI INTERESSANTI
Come sempre accade nel mercato, le notizie concrete - quella del Psg è tale - alimentano voci, così montano anche candidature per un' eventuale successione bianconera, dal laziale Simone Inzaghi a Zizou, passando per Massimo Carrera, già collaboratore tecnico di Conte, vincitore del campionato russo lo scorso anno con lo Spartak Mosca e oggi secondo in classifica. Nulla di concreto: sono profili da Juve, ma nessun dirigente, alla Continassa, nonostante le serissime intenzioni di Al-Khelaifi, ha preso in considerazione per ora il cambio di panchina.
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