CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO…
LA GRANDE PAURA DI FIRENZE SI CHIAMA SERIE B – UN ANNO FA LA FIORENTINA ERA PRIMA IN CLASSIFICA, IN ESTATE HA INVESTITO 92 MILIONI EPPURE ORA E’ ULTIMA, A 8 LUNGHEZZE DALLA QUOTA SALVEZZA - IL PRESIDENTE COMMISSO È IN AMERICA: I MEDICI GLI HANNO SCONSIGLIATO DI VIAGGIARE PER NON PEGGIORARE LE SUE CONDIZIONI DI SALUTE. LA SOCIETA’, DA QUANDO HA PERSO JOE BARONE, È FRANATA. ANCHE PRADE’ HA SALUTATO (ORA SI PARLA DELL’ARRIVO DI WALTER SABATINI O DI GIUNTOLI) – LA FUGA DI PALLADINO, GLI ERRORI DI PIOLI, GLI SCAZZI NELLO SPOGLIATOIO E LA FIDUCIA A TEMPO A VANOLI – I TIFOSI SONO AVVELENATI: “KEAN? DOVEVAMO CEDERLO IN ESTATE. NON È MICA BATISTUTA”
Andrea Sereni per "la Repubblica" - Estratti
Il silenzio attorno al Viola Park è glaciale, rotto solo dagli urlacci di qualche tifoso che passa in motorino e ne approfitta per insultare i giocatori.
La Fiorentina è blindata lì in ritiro, un castigo autoimposto. I padiglioni per gli allenamenti sono bui dopo l'ennesima sconfitta di questo campionato, contro il Verona. La Viola è un animale braccato dalle sue stesse paure: ultima in classifica, senza vittorie, con nove sconfitte di cui tre consecutive. La società è fragile, il presidente Commisso lontano.
L'allenatore Vanoli resta in discussione, ma terrà la panchina almeno fino a domenica, quando al Franchi arriverà l'Udinese. Al netto di ulteriori disastri giovedì in Conference, contro il Losanna. Sullo sfondo le alternative: richiamare Pioli, sotto contratto fino al 2028 a 3 milioni a stagione, oppure promuovere Galloppa, che già ha guidato la squadra a Magonza. Tra le idee per smuovere la situazione anche l'innesto di un dirigente di esperienza. Uno come Walter Sabatini, vecchio lupo di mare abituato a navigare in acque agitate, o magari Cristiano Giuntoli, sempre che accetti.
Il clima all'interno dello spogliatoio è teso. Una settimana fa, dopo aver perso con il Sassuolo, c'è stato un duro confronto tra Kean e Mandragora per un rigore calciato dal centrocampista. Il giorno dopo la società ha riunito tutti a Bagno a Ripoli: «Sfoghiamoci, buttiamo tutto fuori».
Non è servito. Il rapporto tra i giocatori fuori dal campo è nullo. Un alibi, condiviso, è legato alla preparazione atletica fatta da Pioli: allenamenti troppo brevi, i giocatori se ne sono lamentati, come di un certo disorientamento dato dall'assetto tattico iniziale. Anche così la situazione è precipitata.
Ma la tensione era alta fin dall'estate quando Palladino salutò senza avvertire nessuno, straziato dal rapporto pessimo con l'allora ds Pradè.
Poi, il primo giorno di novembre, quando le crepe non sembravano ancora danni strutturali, lo stesso Pradè si era chiamato fuori, sollecitato dalla piazza che ne chiedeva la testa. Ma da quel momento la struttura societaria, già orfana di quel Joe Barone che era mente e braccia di Commisso in Italia, è franata.
Goretti, il ds in carica da inizio novembre, non ha mai vissuto momenti tanto complicati, discorso identico per il dg Ferrari. La Fiorentina dodici mesi fa era prima in classifica, in estate ha investito 92 milioni eppure sta precipitando. Il presidente Commisso è in America: vorrebbe tornare ma i medici gli hanno sconsigliato di viaggiare per non peggiorare le sue condizioni di salute.
La città è ferita, frastornata, come all'interno di un interminabile incubo.
La Curva Fiesole sta evitando contestazioni plateali: «Sono dispiaciuti – spiega Massimo, il titolare del pub Moonshine, uno dei ritrovi degli ultrà – Vedono la squadra spenta». Al Mercato Centrale c'è un maxischermo che trasmette le partite: «A inizio stagione veniva tanta gente, adesso sono pochissimi», dice Luca mentre affetta una bistecca. Accanto agli Uffizi, il titolare dello storico negozio di dischi Data Records, Marco Barlotti, è sconsolato: «La città è depressa, i giocatori si sono arresi.
Non vogliono bene a Firenze. Commisso non c'è mai, dovrebbe vendere. Kean? Dovevamo cederlo in estate. Non è mica Batistuta». Il padre, primo produttore dei Liftiba, è dietro il bancone: scuote la testa, occhi bassi. Poi fa partire il vinile con The Show Must Go On.
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