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SINNER, MAGNA MEGLIO (E COPRITE) - SUI PROBLEMI FISICI ACCUSATI NEL SECONDO SET CONTRO RUBLEV, JANNIK SPIEGA: “HO AVUTO UN PO’ DI ARIA NELLO STOMACO, MAGARI HO MANGIATO QUALCOSA DI SBAGLIATO, MA POI È PASSATO” - IL “ROBOCOP” SINNER È IN SEMIFINALE AGLI AUSTRALIAN OPEN E NON HA ANCORA PERSO UN SET. “COME HO FATTO A RECUPERARE DA 1-5 NEL SECONDO SET? E CHI LO SA…I PUNTI SOTTO PRESSIONE MI ECCITANO” –– ORA LA SFIDA A DJOKOVIC - VIDEO

 

 

 

 

Da ilnapolista.it

SINNER AUSTRALIAN OPEN

Sinner è uno che si spiega da solo. E’ un campione silenzioso ma intellegibile. Prendi la vittoria in tre set su Rublev, ai quarti degli Australian Open. Il russo era lo scoglio prima della sua prima semifinale in carriera a Melbourne, dove lo aspetta Djokovic. Vince il primo set 6-4, poi si ritrova al tiebreak del secondo set sotto 1-5. Rublev è a due punti dal “pareggio”. Solo che Sinner non tradisce alcun tremore. Fa sei punti di fila. Sei. Vince il set. E ovviamente poi vince anche il terzo. Non ha ancora perso un set, in Australia.

 

Poi Sinner va al microfono, e giustamente gli chiedono di quella piccola ma decisiva rimonta. E lui: “Come ho fatto? E chi lo sa… Abbiamo cambiato campo, c’era un pochino di vento, ho vinto un punto e poi i due in risposta. Ed ero 5-4. Quei momenti sono quelli che mi piacciono, i punti sotto pressione mi eccitano”.

 

 

Questa è la risposta, prima sul campo e poi a parole, che danno i campioni. Non i grandi giocatori, i campioni. L’anti-braccino.

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“E’ stato difficile, è stata una partita durissima. In tre set, ma potevo perdere sia il primo che il secondo. Ho servito bene, ma bisogna reagire rapidamente, cercavo di muoverlo e ce l’ho fatta. Ho cercato di cambiare l’altezza delle traiettorie. Ho avuto un po’ di aria nello stomaco, magari ho mangiato qualcosa di sbagliato, ma poi è passato e alla fine non avevo problemi. Ora proverò a dormire il più possibile”.

 

Venerdì gli tocca Djokovic, una sfida sul filo teso nel finale della scorsa stagione tra Finals e Coppa Davis. Al momento il numero 1 al mondo pare l’unico capace di batterlo: “Sono fortunato ad affrontarlo di nuovo. Qualche volta è difficile, l’unica cosa che posso controllare è che darò il 100% e lotterò su ogni palla. Poi vediamo che succede”.

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