gwen john auguste rodin

DALLE LENZUOLA SPUNTA UNA GRANDE PITTRICE – A CHICESTER, IN INGHILTERRA, LA MOSTRA PERSONALE SU GWEN JOHN, QUELLA CHE ERA NOTA SOPRATTUTTO PER ESSERE STATA L'AMANTE DI AUGUSTE RODIN – ANTONIO RIELLO: “L’INFATICABILE SCULTORE FRANCESE (REGOLARMENTE SPOSATO) SE LA FACEVA TRANQUILLAMENTE CON LEI E CON L'INFELICE CAMILLE CLAUDEL. FINALMENTE, SI PARLA DI GWEN JOHN COME DI UN ARTISTA E NON PIÙ COME DI UNA MUSA ISPIRATRICE, DI UNA SORELLA, DI UN'AMANTE”

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Antonio Riello per Dagospia

 

gwen john self portrait

L'attuale e consolidata abitudine dei musei Britannici di focalizzarsi quasi esclusivamente sulla creatività femminile produce esiti a volte molto differenti. Da una parte si omogeneizza forse eccessivamente diventando un po' scontata e finendo per celebrare spesso più l'identità sessuale in sé piuttosto che la qualità e l'impegno artistico (sì, purtroppo è accaduto e accade).

 

D'altro canto, questo atteggiamento fornisce effettivamente la possibilità di scoprire personaggi sconosciuti o quasi (almeno sotto il profilo della produzione creativa). E' il caso di una mostra appena inaugurata a poco più di un'ora di auto da Londra.

 

Siamo nel West Sussex,  precisamene sulla costa meridionale dell'Inghilterra, dove si trova Chicester, una graziosa cittadina di origine Romana che conta circa 20.000 abitanti. Nella Pallant House Gallery (il locale Museo) c'è la possibilità di visitare una personale di Gwen John (1876-1939).

 

gwen john photo

Era  originaria di Haverfordwest, nel Galles, e proveniva da una famiglia di intellettuali, suo fratello era August Edwin John, un artista di indubbio successo nella Londra dei primi anni del XX Secolo. Citato perfino da Virginia Woolf nei suoi scritti, Augustus godeva dell'amicizia di letterati come George Bernard Shaw e William Butler Yeats o colleghi come James McNeill Whistler.

 

Aveva ritratto tutta la Londra che contava, perfino il misterioso e sinistro occultista Aleister Crowley. Ma Gwen più che come sorella è stata nota nelle cronache di quegli anni soprattutto per essere stata, per lungo tempo, la donna di Auguste Rodin (quando si incontrano la prima volta lei ha 28 anni e lui una sessantina).

 

L'infaticabile scultore francese (sempre regolarmente sposato con Rose Beuret) se la faceva tranquillamente con lei e con l'infelice Camille Claudel. La Belle Epoque era bella solo per qualche (ristretta) categoria di persone, abbastanza spaventosa per tutti gli altri.

Auguste Rodin

 

La vita di Gwen si snodava tra Londra e Parigi. Ma intanto lei comunque dipingeva (lo faceva fin da piccola). E anche molto bene. Ed è per questo che, finalmente, se ne parla come di un artista e non più come di una musa ispiratrice, di una sorella, di una cara amica, di un'amante.

 

Le sue opere, quasi tutti ritratti, sono intrise di una particolare aura. Tutto appare vago e sfasato, come avvolto da una sottile cospirazione. Le figure, spesso donne, hanno un'aria pallida e affilata. Fanno pensare immancabilmente alla Tisi, malattia allora endemica.

 

Ma anche se non erano ammalate di certo erano creature segnate dalla fatica di essere donne in un mondo, soprattutto quello dell'Arte, fatto e calibrato su misura per gli uomini. Un suo straordinario autoritratto del 1902 riporta in qualche modo alle atmosfere delle poesie di Emily Dickinson e soprattutto ai suoi celebri versi: "La mia vita era un fucile carico...." Ma quella di Gwen non è semplicemente testimonianza. E' lotta vera e propria, in prima persona. La sua ricerca appartiene a pieno titolo ai linguaggi (e ai dubbi) della Modernità.

gwen john self portrait

 

Il quadro "Dorelia in black dress" (1903) descrive, con sensibilità femminile, appunto l'alienazione della condizione femminile nella tarda età Vittoriana. Sguardi perduti, controllo corporeo, aspetto inappuntabile.

 

"A Corner of the Artist’s Room in Paris" (1907) è un quadro piuttosto curioso: sembra quasi rimandare ad una versione femminile, educata e decisamente urbana della celebra sedia gialla di Van Gogh (1888).

 

Aveva avuto occasione di esporre in vita, ma sempre assieme al fratello e in veste complementare. Un po' come quelle band musicali minori di supporto che servono a scaldare l'atmosfera in attesa che inizi l'esibizione della Star di turno. Quindi mai da sola e più che altro per dimostrare, secondo il positivismo del tempo, che il talento si eredita, come il colore dei capelli. Si pensava che lei semplicemente condividesse (almeno in parte...) l'attitudine creativa dell'apprezzato Augustus.

 

Chicester Riello

Una riflessione sorge spontanea guardando a questa mostra: quanto  tempo che c'è voluto per far conoscere Gwen John come un artista-e-basta (un Secolo!).  Ogni civiltà (grande, piccola, giovane, modesta, gloriosa, in declino) ha gli artisti che si merita. Ovvero: il Sistema dell'Arte elabora incessantemente carriere, successi, fama e lo fa secondo valori/ideologie che mutano naturalmente a seconda dei contesti e dei tempi.

 

Quante storie come questa giacciono nascoste nelle pieghe della Storia dell'Arte? Quanti artisti semi-sconosciuti (o non-riconosciuti) del passato vagano ancora come fantasmi in attesa di un loro posto? E quante osannate e riverite celebrità, al mutare inevitabile delle società, spariranno nel dimenticatoio?

 

Gwen John: Art and Life in London and Paris

Pallant House Gallery

8-9 North Pallant, Chicester  PO19 1TJ

fino all'8 Ottobre

gwen john 09gwen john a corner of the artists room parisdorelia in landscapegwen john 01pallant house galleryluogo di nascita di gwen johnaugust edwin johngwen john 04august edwin john 1dorelia in black dress

auguste rodin study for a muse (gwen john)

 

gwen john 08