DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Dagonota
giovanni malago foto mezzelani gmt42
Lo sport italiano è una polveriera. A tener banco non c’è solo la questione del nuovo presidente del Coni con Malagò che non ha ancora perso le speranze per ottenere il quarto mandato. Anche all’interno delle federazioni si segnalano guerre intestine, polemiche e fibrillazioni.
La Federcalcio, in attesa delle elezioni di febbraio, è dilaniata dalla guerra Gravina-Lotito con tanto di strascichi giudiziari che i nemici dell’attuale presidente della Figc vogliono utilizzare per azzoppare la sua corsa. La Federtennis si gode i successi di Sinner e le eterne polemiche del presidente Binaghi contro il suo grande nemico Malagò e il Coni. La rielezione di Barelli alla guida della Fin è stata accompagnata dagli stracci bagnati che sono volati tra l’attuale presidente della Federnuoto, deputato forzista di rito tajaneo e il gabbiano Rampelli che non ha potuto sfidarlo dopo che tutti i suoi ricorsi sono stati respinti.
Il 21 dicembre Giovanni Petrucci, 79 anni, cercherà il settimo mandato alla guida della Federbasket. Il suo rivale è l’avvocato Guido Valori. In una intervista al Corriere della Sera l’ex presidente del Coni ha detto: “Di lui non parlo. Ha annunciato la candidatura il 7 aprile: ero da poche ore in terapia intensiva dopo un grave incidente”.
Meglio darsi all’ippica, senonché anche la Federazione italiana sport equestri (FISE) ha dovuto fare i conti con l’esposto depositato da un tesserato, presso la Procura della Repubblica, il Comando Generale della Guardia di Finanza e il Consiglio di Stato circa possibili irregolarità nella redazione dei bilanci federali dell’ultimo triennio.
Nella bufera è finita anche la leggenda del nuoto Novella Calligaris, presidente dell'Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d'Italia (ANAOAI) che si è detta “stupita e contrariata” dopo il ricorso presentato da due candidati al ruolo di consiglieri: “Avrei preferito che il processo di rinnovo delle cariche associative avvenisse nelle corrette forme democratiche, a viso aperto.
C'è chi ha scelto la via legale, facendo leva su formalismi e cavilli. Mi rivolgerò, comunque, al Presidente e alla Giunta del Coni affinché anche in quella sede si compiano le valutazioni del caso". Non cambia nulla, invece, dal 1993 alla federazione italiana tiro a volo. Luciano Rossi, rieletto con percentuali bulgare, già prepara la successione. Il primo eletto fra i consiglieri è il figlio Ferdinando…
NOVELLA CALLIGARIS SORPRESA DALL'ANNULLAMENTO DELL'ASSEMBLEA ELETTIVA ANAOAI
Da https://sport.quotidiano.net/
Esprime "somma sorpresa" Novella Calligaris a proposito della decisione ("comunicatami ieri sera, ad uffici chiusi") di dichiarare nulla la convocazione dell'assemblea elettiva dell'Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d'Italia (ANAOAI) che si sarebbe dovuta tenere oggi, "a seguito di un ricorso presentato da due consiglieri dell'Associazione, peraltro candidati al ruolo di consiglieri".
"In virtù del vincolo di giustizia, non posso che prendere atto della decisione intervenuta e, pertanto, la prevista Assemblea non si potrà svolgere, per ragioni che, evidentemente, prescindono dalla mia volontà - aggiunge in una dichiarazione Calligaris, presidente in carica dell'ANAOAI - Il rispetto che devo agli organi di giustizia non mi esime, tuttavia, dall'esprimere il mio stupore e la mia contrarietà rispetto ad una decisione che, a mio avviso, presenta profili di metodo e di merito meritevoli di valutazione ai fini di una impugnazione nelle competenti sedi, al fine di tutelare l'Associazione e la sua immagine, ancor prima della mia persona, anche sotto il profilo del danno economico arrecato".
"L'associazione è composta da sportivi, da persone che hanno onorato il Paese e lo sport con le loro medaglie. Io stessa sono stata e sono una sportiva, avvezza a competere, con lealtà e correttezza - prosegue Calligaris - battendomi e vincendo anche contro atlete costrette a ricorrere al doping. Lo sport mi ha insegnato che non si deve gettare la spugna, soprattutto quando ci si comporta con lealtà e rispetto per la maglia azzurra, che noi tutti rappresentiamo. Infine, non dimentichiamo che sono una fondista, avvezza alla resistenza e alla resilienza sulla lunga distanza.
Avrei preferito che il processo di rinnovo delle cariche associative avvenisse nelle corrette forme democratiche, a viso aperto. C'è chi ha scelto la via legale, facendo leva su formalismi e cavilli. Mi batterò affinché si ritorni nel normale alveo democratico interno e venga riaffermata la correttezza del mio operato e la dignità dell'Associazione. Mi rivolgerò, comunque, al Presidente e alla Giunta del Coni affinché anche in quella sede si compiano le valutazioni del caso".
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