DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Daniele Dellera per il “Corriere della Sera”
vito cozzoli foto mezzelani gmt12
Novantacinque milioni di euro di «risorse aggiuntive», ossigeno per lo sport messo in ginocchio dal Covid. Li ha stanziati Sport & Salute, presieduto da Vito Cozzoli, utilizzando il 32% del gettito prodotto dalle tasse pagate dallo sport stesso nel 2019. Un contributo importante (si aggiunge a quello ordinario) che ha comunque scatenato polemiche tra i beneficiari per come i fondi sono stati distribuiti tra oltre 110 destinatari e per i vincoli sul loro utilizzo che limiterebbero l' autonomia delle 43 federazioni a cui va la fetta più grossa (poco meno di 68 milioni) della torta.
Nella graduatoria vince a mani basse il calcio (10,1 milioni) che mette in fila tennis (4,6), nuoto (4,2), volley (3,4), basket (3), atletica e ciclismo (3 milioni a testa) e sport invernali con 2,1. Poco più di due milioni alle discipline associate, 9 circa ai 15 enti di promozione sportiva con un milione a Csen (centro sportivo educativo nazionale) e Uisp (unione italiana sport per tutti): molti federali storcono il naso. Malumori per i 10 milioni per lo sport a scuola, trattato alla stregua del pallone.
A chi discute lo strapotere dei soliti noti (il calcio, tanto per non fare nomi), Sport & Salute risponde di guardare all' incremento rispetto al 2019: le bocce, ad esempio, flagellate dal Covid, prendono l'84% in più toccando quota 1,3 milioni. Aumenti percentuali sostanziosi per danza sportiva, tennis e nuoto, piangono scherma, canottaggio e tiro. «Parametri noti e scientifici», spiega l'Agenzia. Il Coni ha fissato per martedì l' incontro richiesto dalle federazioni.
«Premetto che noi presidenti non conosciamo ancora le cifre delle altre federazioni - spiega Marco Di Paola, n.1 degli sport equestri - e che in ogni caso ringraziamo sempre per il prezioso contributo. Il problema dell' allocazione dei fondi nasce dall' algoritmo usato per distribuirli.
Quello collaudato usato da decenni del Coni si basa sui 21 parametri e sotto criteri che tengono conto della complessità di ogni sport, quello di Sport & Salute (che ha inciso per il 60% della distribuzione) è molto semplificato: considerare il numero di società affiliate ma non i tesserati può penalizzare gli sport con molti atleti e poche società».
Discussioni, poi, sui vincoli ai fondi. Solo il 50% della somma può essere utilizzato liberamente. Un 25% va devoluto alle società affiliate che hanno subito danni per il Covid, l' altro ai praticanti sotto forma di voucher per accesso all' attività privilegiando ragazzi, over 65 e disabili. Autonomia gestionale minata? Legge dello Stato rispondono da Sport & Salute senza però placare i malumori.
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