SPROFONDO REDS – IL LIVERPOOL PERDE IL DERBY DI INGHILTERRA CONTRO IL MANCHESTER UNITED E PRECIPITA A META’ CLASSIFICA – BRENDAN RODGERS IN BILICO – BALO FUORI DALLE BALLS: RITORNO DI FIAMMA CON MANCINI?

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Francesco Persili per Dagospia

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Sprofondo Reds. Fuori dalla Champions il Liverpool viene asfaltato dal Manchester United e precipita a metà classifica (lontano 18 punti dal Chelsea capolista e a meno 10 dai Red Devils terzi in classifica). A pagare per tutti potrebbe essere il manager Brendan Rodgers passato in pochi mesi da allenatore dell’anno a favorito numero uno per il prossimo esonero.

 

Già si fanno i nomi dei suoi successori: dal sogno Klopp a Villas Boas anche se a una parte della tifoseria non dispiacerebbe il ritorno a fine anno di Rafa Benitez.

Derby di Inghilterra senza storia. La partita è tutta in un minuto: il portiere dei rossi di Manchester De Gea “miracoleggia” su Sterling, sul rovesciamento di fronte Valencia lascia sul posto Allen e Rooney scolpisce il vantaggio United. La reazione dei Reds è affidata a un tiro debole di Gerrard. Troppo poco.

 

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A guardare Skrtel, Lovren e Moreno ci si domanda il motivo per cui Gary Neville, ex Red Devils ora commentatore tv, abbia definito “da pub” la difesa del Man United. Se c’è una retroguardia da bar è quella del Liverpool: Mata (in fuorigioco) e Van Persie fissano il risultato sul tre a zero. Si rivede anche Balotelli ma non è giornata, De Gea para anche le mosche. Lo United vendica il tre a zero dell’anno scorso e agguanta la sesta vittoria consecutiva.

 

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È notte fonda per i Reds. Sul banco degli imputati sale Brendan Rodgers che ha presentato una squadra con un modulo ibrido, una specie di 3-5-1-1, e una novità tra i pali destinata a far discutere: Jones al posto del “conte Vlad” Mignolet (per l’ex portiere dei Reds Grobbelear il belga è “peggio di Dracula”). Di certo al manager dei Reds non hanno giovato le ultime dichiarazioni: «Sono il migliore per guidare il Liverpool».

 

I tabloid inglesi non aspettavano altro per infilzarlo: «Viene da una striscia di risultati negativi in Europa e in Premier ma dice I’m the best». Dopo la sconfitta il flop dei Reds è evidente ma il tecnico nordirlandese tira dritto: «Abbiamo fatto di tutto per vincere ma De Gea è stato perfetto. Questa partita riassume la nostra stagione: abbiamo commesso degli errori difensivi e non riusciamo a segnare: quest’anno è quello il nostro principale problema».

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La cessione di Suarez, l’infortunio di Sturridge, l’enigma Balotelli («che non era la nostra prima scelta», copyright Rodgers) possono spiegare l’involuzione della squadra che col suo gioco offensivo aveva fatto innamorare l’Europa pallonara? La gol machine dei Reds si è inceppata, l’orgoglio scouser non basta più e Gerrard sembra un’anima in pena alle prese con l’ingiuria degli anni e i demoni di quell’errore che lo scorso anno è costato il titolo: il Liverpool si è fermato alla scivolata del suo capitano contro il Chelsea e non si è ancora svegliato dall’incubo.

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Rodgers è in bilico e si può consolare solo pensando al destino di Pardew, il manager del Newcastle che ha messo fine non più tardi di una settimana fa all’imbattibilità del Chelsea premiato come allenatore del mese dopo essere stato spernacchiato dai tifosi e media per l’inizio choc di campionato. Ma le voci di dentro raccontano di uno spogliatoio spaccato e di un mercato che contribuisce ad alimentare tensioni e polemiche.

 

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Il Daily Star parla di un ritorno di fiamma di Mancini per Balotelli mentre si fanno sempre più insistenti i boatos di un ritorno di Torres sulle rive del Mersey dopo le dichiarazioni dell’ad rossonero Galliani: «El Nino non andrà via anche se il mercato è imprevedibile…» . Ma il nodo principale resta quello del manager.

 

Per sostituire Rodgers la soluzione più realista è Villas Boas, quella più suggestiva per i tifosi della Kop resta Klopp, il tecnico del Borussia Dortmund bifronte di quest’anno: splendido splendente in Champions, da retrocessione in Bundesliga. Klopp for the Kop. 

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