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SPROFONDO ROSSO FERRARI – SI ROMPE IL MOTORE, VETTEL PARTIRÀ DALL'ULTIMA POSIZIONE IN MALESIA: IL TEDESCO NON E’ RIUSCITO A SCENDERE NEANCHE IN PISTA – UNA BRUTTA BOTTA PER IL MONDIALE MA SEB NON MOLLA: "LA FERRARI E’ VELOCE E IN GARA NON SI SA MAI" - POLE A HAMILTON, POI RAIKKONEN
Andrea Cremonesi per gazzetta.it
Che botta per il Mondiale! Sebastian Vettel partirà ultimo in una gara che venerdì sera sembrava quasi vinta: inutile il lavoro frenetico compiuto dai meccanici per sostituire il terzo motore con il quarto e ultimo esemplare dopo che un inconveniente elettrico aveva costretto il tedesco a rientrare precipitosamente ai box a pochi minuti dalla conclusione delle ultime libere.
Percorso un giro, quando si è trattato di lanciarsi in pista, il ferrarista ha chiamato ai box, con voce concitata. "Non ho potenza, è come se avessi perso il turbo". Dal muretto hanno chiesto di modificare una mappatura. "E’ anche peggio", ha replicato il tedesco a cui a quel punto è stato dato l’ordine di tornare in pit-lane. I meccanici hanno tolto il cofano motore, hanno provato ad armeggiare nel retrotreno della vettura mentre i secondi passavano inesorabilmente. Tutto vano.
Dai motoristi non è mai arrivato l’ok a partire e a Seb non è rimasto altro che consolare tecnici e meccanici sfatti dopo il gran lavoro aggravato dalle temperature equatoriali. "Abbiamo una macchina forte e io proverò a fare il massimo: magari con una Safety Car o qualche altra circostanza potrei tornare nei giochi e magar lottare per la vittoria". Il sabato nero di Vettel è stato ingigantito dalla contemporanea pole di un Hamilton praticamente risorto dopo tre sessioni di libere sofferte e capace di mettersi alle spalle Raikkonen per soli 45 millesimi.
Q1 — Mentre al box della Ferrari si consumava il dramma Vettel, Hamilton otteneva con le gomme soffici il miglior tempo nella Q1, fermando il cronometro a 1’31”6, prestazione mai raggiunta prima neppure con le super soft. Dietro l’inglese Verstappen, Bottas e Raikkonen, tutti qualificati con le soft. Uscivano invece di scena con Sebastian, le due Sauber di Ericsson e Werhlein, e le due Haas di Grosjean e Magnussen, ovvero cinque power unit di Maranello sulle sei in pista!
Q2 — Era Bottas a conquistare il miglior tempo nella fase che qualifica alla battaglia per la pole: il finlandese migliorava sotto la bandiera a scacchi l' 1'30”926 di Kimi Raikkonen che era rimasto ai box. Dietro i due finlandesi Verstappen, Hamilton e Ricciardo. Nei dieci entravano anche le Force India e cosa meno usuale, considerate anche le caratteristiche del tracciato le McLaren-Honda di Alonso e Vandoorne, oltre alla Renault di Hulkenberg. Al suo primo GP Gasly si qualificava subito alle spalle di Sainz: 15°.
Q3 — Hamilton completava il miracolo, centrando la quinta pole a Sepang (altro primato eguagliato appartenuto sinora in solitaria da Michael Schumacher), la numero 70 della carriera e l’ottava della stagione. Al leader del mondiale è bastato il primo giro veloce che Kimi Raikkonen non è riuscito a migliorare nel finale, restando a 45 millesimi. Seconda fila tutta Red Bull con Verstappen (osservato speciale) che ha preceduto Ricciardo. Quindi Bottas, che al contrario del compagno di squadra non è riuscito a riemergere (meglio il pacchetto aerodinamico di Singapore rispetto a quello portato qui?) e poi Ocon, Vandoorne, Hulkenberg, Perez e Alonso. Domenica la gara alle 9 italiane. Sempre con l’incognita pioggia che oggi è rimasta lontana.
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