DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Leonard Berberi per il "Corriere della Sera"
«Elicottero 72EX, state volando troppo bassi». Quando alle 9.44 di domenica mattina (le 18.44 in Italia) la torre di controllo della California del Sud avverte che il mezzo deve risalire di quota per essere «intercettato» dai radar e quindi essere guidato nella nebbia fitta è già troppo tardi.
Il Sikorsky S-76B con nove persone a bordo - compresi Kobe Bryant e la figlia 13enne Gianna - sta precipitando a 283 chilometri orari sulle colline di Calabasas, a nord di Los Angeles.
kobe bryant e la moglie vanessa
Tre giorni dopo la tragedia la dinamica dell' incidente resta così confusa che gli esperti del Ntsb, l' ente americano che indaga, hanno chiesto a chiunque di dare una mano con foto e video realizzati proprio quella mattinata con i telefonini. Anche perché - come è stato spiegato in conferenza stampa - l' elicottero non aveva le «scatole nere» (non c' era un obbligo). Il pilota Ara Zobayan - 50 anni, ottomila ore di volo alle spalle - aveva però un iPad con l' applicazione ForeFlight (usata per consultare i dettagli della rotta, le mappe e altre informazioni) e questo potrebbe aiutare.
Quello che si sa è che alle 9.06 l' elicottero è decollato dall' aeroporto «John Wayne» di Orange County con destinazione Camarillo. Undici minuto dopo, però, Zobayan decide di deviare dal percorso solito a causa della nebbia e intraprende una delle due strade alternative in caso di maltempo. Alle 9.21 la torre di controllo di Burbank chiede di attendere sopra Glendale perché c' è un velivolo in arrivo. Attesa che dura dodici minuti e l' elicottero deve percorrere diversi giri in circolo.
kobe bryant e la moglie vanessa
Una volta autorizzato a procedere Zobayan annuncia di voler salire di quota per evitare uno strato nuvoloso e così passa da 244 a 427 metri. Alle 9.39 un altro controllore di volo - di Van Nuys - approva la virata a sinistra e chiede di cambiare frequenza per farsi gestire dalla torre della California del Sud. Da qui parte l' avvertimento: «State volando troppo bassi». Ma nessuno risponde. Il mezzo si è schiantato.
Tra gli esperti si sta facendo largo l' ipotesi del disorientamento del pilota. In mezzo alla nebbia, sostengono, il corpo perde ogni riferimento spaziale, arrivando persino a confondere per qualche istante il sopra e il sotto.
Questione di secondi - 10-15 al massimo - e se chi è al comando non ritrova l' orientamento l' elicottero perde quota. La velocità del mezzo negli ultimi istanti - stando ai dati di Flightradar24 - sembra confermare questo scenario. Certo Zobayan non aveva difficoltà a muoversi in condizioni proibitive. E negli archivi della Faa (l' ente federale Usa dell' aviazione) non risultano incidenti collegabili a lui.
La visibilità nell' area era così bassa che la Polizia di Los Angeles e il Dipartimento dello sceriffo della Contea avevano messo a terra la loro flotta di elicotteri. Non volava nulla in quel momento e in quel luogo. Tranne il Sikorsky S-76B.
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