DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI…
1 – MOU A IBANEZ: «GODITI L’ARABIA»
Gianluca Piacentini per il “Corriere della Sera - edizione Roma”
[…] L’intervista di José Mourinho al «Corriere dello Sport» ha fissato alcuni punti sul mercato romanista, e sul ritardo nella costruzione della rosa, soprattutto nella ricerca del centravanti. «Dopo l’infortunio di Abraham - le parole dello Special One - siamo in una situazione che nessun allenatore al mondo gradirebbe. Mi riesce impossibile dire che sono contento. Però sostenere che sono in guerra aperta con la società, con Pinto, che non sono felice, è sbagliatissimo. Pinto sa che siamo in ritardo, anche la proprietà lo sa: se la settimana prossima arrivasse Mbappé sarebbe comunque in ritardo».
foto as roma mourinho abbraccia l'attaccante che non c'è
Non sarà Mbappé, ma nemmeno il suo pupillo Morata.. «Ho fatto un nome ma non è possibile prenderlo, così mi è stato detto. Belotti, resta e farà una stagione molto più produttiva».
[…]
Per quanto riguarda Ibanez, ieri Mourinho ha anticipato di nuovo tutti, pubblicando sui propri profili social una foto col difensore e un messaggio d’addio. «Sii felice “garoto” (ragazzo, n.d.r.). Lo so che ti mancherò! Grazie per la tua ultima maglia. Ora potrai pagare una cena come si deve a me e al mio staff. Goditi l’Arabia Saudita. Scommetto che quando TU hai visto la foto hai pensato fosse un nuovo acquisto». L’ultima frase era ironicamente rivolta ai tifosi giallorossi, in attesa di novità di mercato.
Ancora in stallo la trattativa col Bologna per Arnautovic, è spuntato intanto Muriel. Il colombiano, 32 anni e qualche infortunio di troppo in carriera, ha il contratto in scadenza ed è stato offerto ai giallorossi: lo scorso anno Gasperini lo ha utilizzato poco, solo 10 volte da titolare in 29 presenze in serie A, e appena 3 reti (2 nelle ultime 6 gare) in stagione: non esattamente il bomber di cui la Roma avrebbe bisogno.
2 – MOURINHO: “LA ROMA NON MI HA APPOGGIATO SUL CASO TAYLOR, È LA COSA PIÙ TRISTE.
Estratto dell'articolo di www.repubblica.it
mourinho e lo staff al lavoro a trigoria
“Sul caso dell’arbitro Taylor, la cosa più triste è stata non essere appoggiato dalla società”. È certamente la frase più forte che José Mourinho si è concesso in una intervista fiume – 5 pagine – al Corriere dello Sport. In cui ha parlato di tutto. Da Dybala (“è oro, da quando è scaduta la sua clausola dormo meglio”) al mercato […]
José – che ha confermato di aver ricevuto ricche offerte dall’Arabia (“non è un no definitivo...”) – ha parlato anche del suo rapporto con gli arbitri in Serie A. Il tecnico portoghese inizierà la stagione in serie A scontando una squalifica di due giornate per gli insulti rivolti all’arbitro Chiffi dopo Monza-Roma dello scorso 3 maggio: “In Italia mi sono sentito aggredito, hanno violato la mia libertà di uomo, di uomo di calcio. Qui non sono più a mio agio. A livello istituzionale avrebbero divuto trattarmi diversamente”.
[…] Invece quell’episodio è stato seguito, il giorno dopo, dal caos dell’aeroporto, con l’aggressione a sputi, insulti e addirittura il lancio di una sedia da parte dei tifosi contro l’arbitro inglese. Da cui Mourinho si dissocia: “Io non ho nulla a che vedere con quell’episodio, è stata la reazione di un gruppo di tifosi. Con mia grande sorpresa, due giorni dopo mi è arrivato un messaggio di un amico dell’Uefa.
“Amico mio – mi ha scritto – tu sei un grande del calcio ma ti do un consiglio: censura pubblicamente il comportamento dei tifosi della Roma all’aeroporto, te lo dico perché ti sono amico”. Ho risposto: “Se la Uefa o Taylor chiedono scusa ai tifosi della Roma, io critico il comportamento all’aeroporto”. Subito dopo sono andato dal club e ho detto: Da oggi e fino all’uscita della sanzione, che è già pronta, sarò io il focus di un arbitraggio triste e di un comportamento triste dei tifosi all’aeroporto. Ma ho bisogno del vostro sostegno e di una comunicazione forte”.
Qui, la delusione di Mourinho si fa più profonda: “Se mi chiedi in due anni e due mesi di Roma la cosa che mi ha fatto sentire più fragile, rispondo che non è stata la partenza di Mkhitaryan, che mi piace tanto, e aver giocato un anno e mezzo con soli 4 difensori centrali. La cosa più triste è stata non essere appoggiato dalla società in una situazione del genere”. Infine, il rilancio per il futuro: “Se Budapest è stato un sogno, noi adesso ne coltiviamo un altro: Dublino, e affronteremo la competizione per arrivare fin lì”.
mourinhotaylor fernando mourinho rosettimourinhomourinho rosetti
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – AVANTI, MIEI PRODI: CHI SARÀ IL FEDERATORE DEL CENTRO? IL “MORTADELLA” SI STA DANDO UN…
COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
FLASH! - LA GIORNALISTA E CONDUTTRICE DI CANALE5 SIMONA BRANCHETTI, STIMATA PROFESSIONALMENTE DA…
DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…