DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ…
1. TAVECCHIO: "CON NUOVE REGOLE SOLO 5 CLUB IN REGOLA PER LA SERIE A"
Mario Valenza per “il Giornale”
Con i parametri in vigore, tra 4 anni pochi potrebbero iscriversi in serie A": è quanto ha dichiarato il presidente della Figc Carlo Tavecchio, in un’intervista alla Gazzetta dello sportnella quale affronta anche vari altri temi legati all’attuale situazione del calcio "che ha cinque anni per evitare il fallimento.
Non è vero che la Figc non ha vigilato sul Parma siamo stati i primi a muoverci. Quest’anno ci siamo letti tutti i bilanci, ci sono società in difficoltà, anche di grandi città. Le abbiamo avvertite che dalla prossima stagione vanno rispettati certi parametri, altrimenti sono fuori".
"Io inadeguato ? semmai altri" aggiunge il capo della federcalcio in risposta a una domanda sul suo ruolo: "Una Figc commissariata ? -rilancia Tavecchio- sarebbe singolare che si prendesse un provvedimento tanto grave nei confronti di una federazione che da 11 mesi funziona regolarmente, non ha problemi economici (anzi, abbiamo dato 22 mln al Coni, siamo la sua stampella) e ha preso una serie di misure, apprezzate anche da Palazzo Chigi per evitare nuovi casi Parma. Queste norme, non per nostra volontà non possono entrare in vigore subito, se fossero operative già da questa estate, si sarebbero iscritte 5 club al prossimo campionato".
Tavecchio annuncia poi che domani sarà commissariata la Lega Pro, dopo le dimissioni del presidente Macalli e le polemiche che hanno investito negli ultimi mesi la lega stessa. "Il presidente della Figc affronta anche il tema della lentezza della giustizia sportiva: «per risolvere il problema ho studiato la creazione di una Procura Dilettanti con sedi a Roma, Milano e Napoli che dovranno snellire il lavoro", inoltre "domani in consiglio federale stabiliremo un termine perentorio per l’esercizio della difesa durante le indagini che pure continueremo a garantire, ma evitando di perdere tempo prezioso tra rinvii e certificati medici.
la trimurti tavecchio macalli lotitoMARIO MACALLI
I processi sportivi vanno chiusi entro fine agosto". Infine alcune annotazioni veloci: in Fifa "ho votato contro Blatter resistendo a enormi pressioni dal sistema sportivo italiano. Non è stato apprezzato ? io ne vado orgoglioso". Il ct azzurro Antonio Conte "va avanti" nel suo lavoro "anzi dovevamo sfruttarlo di più come testimonial".
1. LIPPI PER TAVECCHIO: LA JUVE PREPARA LE GRANDI MANOVRE
Filippo Grassia per “il Giornale”
L'idea prende corpo durante il premio intitolato a Mario Colantuoni, dirigente colto e ironico d'un calcio rimpianto da tanti, che s'è svolto l'altra sera a Marina di Massa alla presenza d'un parterre d'eccezione. L'ex ct Lippi, in forma smagliante, racconta di non aver chiuso con il calcio: «Mi piacerebbe allenare una nazionale importante e portarla a qualche traguardo di prestigio. La Francia? Beh no. Sarebbe un paradosso dopo la finale mondiale del 2006». E se invece passasse dal campo alla scrivania, come Platini, candidandosi alla presidenza federale?
Marotta, l'ad della Juventus, premiato come migliore dirigente italiano, coglie al volo l'opportunità: «Marcello ha tutto per guidare la Figc, è stato in grandi club, ha lavorato all'estero, è conosciuto a apprezzato a ogni livello, di questo ambiente conosce ogni cosa. Potrebbe essere l'uomo giusto. Ci sto». E poi: «Il sistema va rifondato, soprattutto a livello di Lega. Ma chi ha i numeri ha sempre ragione. E noi non facciamo parte della maggioranza».
Dato che il dirigente bianconero non parla mai a vanvera, le parole pesano, eccome: dietro l'angolo si profila un competitor importante a Tavecchio. Il discorso si sposta sulle nazionali di categoria che hanno preso schiaffi su ogni fronte: l'Under 17, l'Under 19 e l'Under 20 non hanno raggiunto le qualificazioni a europei e mondiali; l'Under 21 è rimasta fuori dalle Olimpiadi. «Un'occasione persa - sottolinea Lippi - perché la squadra non aveva nulla da invidiare alle finaliste e, caso abbastanza raro, poteva contare su un gran numero di titolari in A».
Durissimo Fascetti, premiato anch'egli: «Spiegatemi perché una rappresentativa così importante è stata affidata a Di Biagio. Ma che gavetta ha fatto? E che meriti aveva?». Più articolato il discorso di Marotta: «Ci vuole un coordinamento fra le nazionali di categoria e i vivai dei club, come è stato fatto in Germania negli ultimi 10 anni. All'Under 21 è mancata lucidità nel momento in cui poteva chiudere il discorso con la Svezia. Grave il fallo di Sturaro».
Giovanni Galli contesta i troppi stranieri: «D'accordo su quelli che fanno differenza, ma gli altri? A cosa servono?». L'ultimo pensierino porta la firma di Rizzoli, il nostro miglior fischietto: «Noi arbitri sbagliamo come tutti e spesso perdiamo il sonno ripensando a un errore. Ma è ora che dirigenti e allenatori non ci usino come alibi per una sconfitta o una classifica mediocre».
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