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Marco Bardesono e Monica Scozzafava per il “Corriere della Sera”
La Juventus porterà al Napoli 94,7 milioni per Gonzalo Higuain. Se lo farà prima o dopo lunedì, è un rebus che sarà risolto a breve. Il centravanti argentino tra tre giorni avrebbe dovuto raggiungere il ritiro della squadra a Dimaro, in Trentino.
Ma c' è un indizio che vale mille prove e non lascia alcun dubbio sul suo trasferimento in maglia bianconera, a conclusione di una querelle tra Napoli e Juve iniziata esattamente una settimana fa. Gonzalo Higuain ieri mattina ha firmato un contratto di affitto per una casa in piazzetta Brosio a Torino. Isola pedonale del quartiere Crocetta, zona residenziale e signorile della città.
Nei giorni scorsi aveva visionato l' appartamento insieme con il fratello Nicolas, assecondando la richiesta del proprietario di un canone di qualche migliaio di euro, accontentando l' esigenza del locatore-tifoso di inserire nell' accordo due abbonamenti per lo Juventus Stadium.
E così, mentre la tifoseria azzurra contava le ore per vederlo in Trentino, Higuain interrompeva la vacanza a Ibiza e programmava il trasloco da Napoli. Manca solo il tassello della ratifica dell' accordo tra Juventus e Napoli. Se accadrà entro le prossime settantadue ore, il Pipita non arriverà mai a Dimaro. Se invece i tempi dovessero allungarsi, Higuain è pronto a partire, aspettando solo il momento per dire addio.
Novantaquattro milioni: il prezzo lo aveva stabilito cinque anni fa Aurelio de Laurentiis.
La Juventus aveva provato ad avviare una trattativa: 60 milioni più contropartite tecniche, ma il patron azzurro aveva chiuso ogni dialogo. Ufficialmente: «Il giocatore va via solo per il valore intero della clausola». Così sarà evidentemente, o forse è già così e sull' accordo c' è il riserbo più stretto.
La posizione di Higuain era chiara da un po': niente rinnovo, vincere scudetto o Champions altrove senza sentirsi «prigioniero» di un club, il Napoli, che, come aveva in più occasioni ribadito suo fratello e agente Nicolas, gli aveva promesso un progetto ambizioso, contravvenendo poi agli accordi. Strutture e giocatori non all' altezza, queste le «delusioni» di Gonzalo. Oltre al ricordo amaro di quando il presidente lo aveva definito «in sovrappeso» dopo un periodo senza gol. Un boccone che non ha mai digerito, nonostante abbia chiuso la stagione con il record di 36 reti.
Rapporti dunque deteriorati, Higuain sa che De Laurentiis ha fatto appello alle corde del sentimento, richiamandolo alla fedeltà verso la tifoseria azzurra, ma il centravanti che ha cantato sotto la curva del San Paolo, fatica a sentirsi un «traditore». Se non puoi combattere il nemico (la Juventus) la strada più facile è allearsi con lui. Lo ha fatto, il Pipita. Per vincere. Quando lasciò il Real Madrid convinto da Benitez e dallo stesso De Laurentiis del progetto Napoli, non si curò delle 512 gare giocate davanti ai tifosi del Bernabeu.
Considerò quel trasferimento una tappa del suo percorso professionale, una nuova sfida.
Che oggi si è esaurita. La sua nuova casa è in piazzetta Brosio a Torino e il connazionale e amico Dybala (ha fatto da intermediario) lo sta aspettando.
2. JUVE, HIGUAIN HA FATTO LE VISITE MEDICHE E TROVATO L'INTESA
Higuain-Juventus: ci siamo. Secondo quanto riportato da Marca, ieri il Pipita ha effettuato le visite mediche a Madrid, in gran segreto, confermando poi l'accordo con la Juventus per un quadriennale da 7,5 milioni netti a stagione. La società bianconera avrebbe quindi deciso di pagare la clausola da 94,7 milioni per liberarlo dal Napoli.
VISITE A MADRID — La Juventus aveva organizzato tutto da giorni, in gran segreto, senza far trapelare alcuna indiscrezione. Higuain ha svolto le visite mediche nella serata di ieri a Madrid, location scelta per un motivo molto semplice: nella capitale spagnola si trovava già il fratello-agente di Higuain, Nicolas, per trascorrere le vacanze. A lui Marotta ha mostrato il contratto con cui la Juventus ha convinto il Pipita a dire sì alla proposta bianconera.
CONTATTO — Dopo le visite, ecco il contatto: trapelata la notizia delle visite, Marotta avrebbe telefonato a DeLaurentiis per provare a capire se ci sono margini per imbastire una trattativa (ipotesi che il Napoli aveva, nei giorni scorsi, più volte respinto) oppure se pagare la clausola è l'unica strada percorribile per far arrivare Higuain a Torino.
IL MURO INIZIALE — Riavvolgiamo il nastro degli eventi: dopo giorni di rumors, il primo contatto ufficiale tra Juventus e Napoli per discutere di Higuain risale allo scorso 18 luglio, quando Marotta e De Laurentiis hanno l'occasione di incontrarsi a Milano, all'assemblea di Lega.
È un primo assalto che va a vuoto: De Laurentiis alza il muro, "se volete Higuain dovete pagare la clausola". Marotta risponde che "Higuain per ora è un discorso chiuso: con il Napoli non c'è nessuna trattativa". Un fondo di verità c'è: se la Juventus versa i 94,7 milioni di euro previsti dalla clausola, non c'è nemmeno bisogno di mettere in piedi una qualsiasi forma di negoziato.
DE LAURENTIIS SHOW — Un paio di giorni dopo, il presidente Aurelio De Laurentiis era tornato sull'argomento durante la conferenza fiume dal ritiro azzurro di Dimaro. Un ultimo, disperato tentativo di trattenere il bomber argentino all'ombra del Vesuvio: "Se la Juventus dovesse tornare alla carica serve il consenso di Higuain. Tradimento al Napoli? Sarebbe tradimento a se stesso più che altro. Non si va sotto la curva del Napoli e poi si va via così. Sarebbe un controsenso. E comunque sono sereno, il Napoli è arrivato secondo anche senza di lui...".
CALMA APPARENTE — Alle parole del presidente partenopeo seguono giorni di calma apparente. La sensazione, almeno fino a ieri, era piuttosto netta: Higuain raggiunge Sarri e i compagni in ritiro il 25, secondo programmi, poi si vedrà.
Un nuovo assalto da parte della Juventus era dietro l'angolo, la speranza dei tifosi azzurri però era quella di andare verso una soluzione che fosse diversa dall'addio (sempre più concreto col passare dei giorni), mostrando tutto il calore e l'affetto che Gonzalo già conosce bene. Non sarà così: Higuain non andrà a Dimaro, e con tutta probabilità gli stessi tifosi che erano pronti a (ri)abbracciarlo se li troverà da avversari.
ROVESCIATA HIGUAINhiguain sarri
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