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“QUESTA FERRARI È UNO SCANDALO? CERTO” – TERRUZZI: “DIFETTI NEL PROGETTO, NELLA STRUTTURA, NULLA DI RITOCCABILE A BREVE PERCHÉ NON SI PUÒ. È UN VERDETTO DEFINITIVO DA 2020. LA FERRARI CORRE PER CONQUISTARE POCHI PUNTI. LA SITUAZIONE IN CUI SI TROVA LA ROSSA OGGI È DIVERSA DA QUELLA DI ROSSI. STIAMO PARLANDO DI UNA MACCHINA CHE, A DIFFERENZA DI VALE, NON PUÒ ADATTARSI PIÙ DI TANTO ALLA REALTÀ…”
Giorgio Terruzzi per il Corriere della Sera
«Perché non smette?».
«Avrebbe dovuto fermarsi da tempo». Le frasi riguardano Valentino.
Le abbiamo pronunciate e ascoltate più volte, pur accorgendoci che Rossi continua a fare ciò che più lo diverte e gli piace. Bene peraltro, visto che si batte ancora al pari di avversari ben più giovani e affamati; visto che ha fatto crescere chi lo batte oggi, come Morbidelli e Bagnaia. Una intera generazione di campioni e campioncini che gli somigliano, carichi di talento ed entusiasmo.
Capaci di tenere alto il tricolore in ogni categoria.
Il caso Valentino ripristina un valore fondamentale.
Senso di appartenenza.
Qualcosa che porta a difendere ciò che ci ha accompagnati e ci riguarda. È questione di memoria e passione, di riconoscenza e rispetto per ciò che abbiamo ricevuto e che dovrebbe resistere anche quando viene il tempo di una sconfitta, di una crisi. La situazione in cui si trova la Ferrari oggi è diversa da quella di Rossi. Stiamo parlando di una macchina che, a differenza di Vale, non può adattarsi più di tanto alla realtà. La questione qui è tecnica.
Pezzi, metalli, carbonio.
Non funzionano e non permettono soluzioni a breve. Si viaggia su uno standard non all' altezza di rivali e tradizione. Una tradizione appena celebrata, che contiene valori sufficienti a preservare, appunto una vicinanza, un' appartenenza profonda. Questa Ferrari è uno scandalo? Certo. È una fotografia spiegata più volte. Difetti nel progetto, nella struttura, nulla di ritoccabile a breve perché non si può. Non è modificabile la forma di un osso. È un verdetto definitivo da 2020. Va accolto, a questo punto, scongiurando tendenze masochistiche reiterate e deprimenti. Con realismo e un pizzico di serenità.
La Ferrari corre per conquistare pochi punti.
Stop. Ma, al pari di Valentino, porta in pista un patrimonio rilevante.
Una storia che merita fiducia, affetto e una salutare promessa di buonumore, per ciò che è stata e che potrà essere domani. A dispetto di chi avrebbe pensionato Rossi da anni. Invece eccolo qui, fresco e solido, in lizza, in pista.
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