DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Da fanpage.it
A inizio stagione Sandro Tonali era tornato a giocare titolare col Newcastle nella Coppa di Lega contro il Nottingham Forest, vinta dai Mapgies ai calci di rigore, a seguito della squalifica per un anno per via del caso scommesse che aveva scosso il calcio italiano. Successivamente il ritorno in campo in Premier nella sfida vinta 2-1 contro il Tottenham. Ma è stato contro la Francia, indossando la maglia dell'Italia, che Tonali è tornato finalmente a giocare provando un senso di liberazione. È quello che ha dichiarato il centrocampista nell'intervista a VivoAzzurroTV.
"È stato un percorso duro e produttivo, anche le persone attorno a me mi hanno aiutato, mi sento di essere nuovo e porterò sempre il ricordo dell'anno fatto fuori dal campo". Queste le prime parole di Tonali nel momento in cui racconta tutto ciò che è accaduto nella sua prima stagione al Newcastle vissuta di fatta da esterno proprio per scontare la squalifica per scommesse che gli è costata anche la partecipazione agli Europei con l'Italia. "La partita con la Francia l'ho vissuta con un senso di liberazione, è stato tutto molto naturale e bello".
La rete contro il Belgio in Nations League poi fu la ciliegina sulla torta. Un nuovo capitolo della sua carriera pronta a ripartire dopo un intoppo che però è stato parte integrante della sua vita sportiva e come persona. L'anno di squalifica non fu semplice per Tonali, che spiega: "Allenarsi tutta la settimana senza giocare la partita era come un senso di vuoto e mi sono fatto delle domande perché non era semplicissimo stare lontano da casa per la prima volta senza giocare una gara ufficiale – e aggiunge -. La grande sfida era questa, tenere la forma fisica ma senza giocare e affrontare tutto nella maniera più seria possibile".
Durante l'intervista si nota la commozione di Tonali parlando del suo sogno di diventare un calciatore e quella lettera famosa indirizzata a Santa Lucia diventato virale dopo la sua diffusione: "I mei nonni facevano per 4, ero un bambino che viveva con la speranza un giorno di diventare calciatore e lo chiesi a Santa Lucia scrivendo di diventare un calciatore con la maglia del Milan – scrive ancora -. Non so chi mi abbia ascoltato ma quando la rivedo e la rileggo ricordo il pensiero che avevo: un bambino tifoso con la voglia di giocare a calcio"
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