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Stefano Re per “Libero Quotidiano”
CONTROLLI DI POLIZIA SAN PIETRO
La paura degli attentati dopo le stragi del 13 novembre a Parigi fa scappare i turisti da Roma. L' allarme viene dagli albergatori della Capitale: nel prossimo ponte dell' Immacolata, spiegano gli addetti del settore all' agenzia di stampa Agi, al contrario degli scorsi anni, si è registrata un' ondata di cancellazioni di prenotazioni, nonostante si stia ormai a ridosso dell' apertura del Giubileo straordinario della misericordia voluto da papa Francesco.
«Da un sondaggio effettuato prima delle stragi del 13 novembre era emerso che le prenotazioni si aggiravano attorno al 58% delle strutture disponibili. Una percentuale già al di sotto della media stagionale, che si attestava tra il 60% e il 70%», spiega Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi di Roma. Ma dopo gli attentati di Parigi, prosegue, «è arrivata un' ondata di cancellazioni, cui non sono seguite nuove prenotazioni».
«Mentre il caso di Charlie Hebdo», osserva ancora Roscioli, «era circoscritto a un luogo preciso, gli autori degli ultimi attentati a Parigi hanno preso di mira ristoranti, sale concerti, luoghi pubblici». E questo ha cambiato lo scenario turistico anche nella capitale italiana. Il presidente della Federalberghi capitolina spera comunque che un aumento delle prenotazioni possa registrarsi tra febbraio e marzo.
Non se la passano meglio i bed and breakfast di Roma. «Non abbiamo ricevuto prenotazioni per il ponte dell' Immacolata», spiega Giulia Ponterio dell' ufficio stampa di «BBItalia.it», primo circuito italiano di B&B. Il motivo è duplice: «In parte è legato alla paura per quello che è successo a Parigi, in parte alla condizione in cui versano i servizi della Capitale».
Monsignor Liberio Andreatta, presidente dell' Opera romana pellegrinaggi, ostenta comunque tranquillità: «No, il terrorismo non ci preoccupa, siamo sereni. Io sono quarant' anni che sono a Roma e ho vissuto già i precedenti giubilei. Soprattutto ho l' esperienza di quarant' anni in Medio Oriente, in Siria, in Palestina, e mai in tutto questo tempo è stato torto un capello a un pellegrino».
La zona attorno a San Pietro è comunque militarizzata. Davanti alla basilica, in piazza Pio XII, sono presenti un presidio fisso delle forze dell' ordine ed un posto di blocco, collocato in via della Conciliazione.
Nel vicino quartiere Prati abbondano i posti di blocco di polizia e carabinieri, che fermano auto e scooter, soprattutto nelle ore serali e notturne. Militari presidiano invece la vicina piazza Risorgimento, proprio all' ingresso di via di Porta Angelica.
controlli di sicurezza a piazza san pietro dopo gli attentati di parigi
Intanto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha risolto il "mistero" delle luci spente del Cupolone, lasciato al buio la sera di mercoledì. «Tranquilli, non c' entra l' Isis», ha detto il sacerdote. «Si tratta delle prove di uno spettacolo che proietta luci sulla facciata della basilica e che si farà l' 8 dicembre sera, per l' apertura del Giubileo». In effetti erano circolate varie ipotesi, tra queste quella che faceva riferimento a un test in funzione antiterrorismo.
controlli di sicurezza a piazza san pietro dopo gli attentati di parigi
controlli di sicurezza a piazza san pietro dopo gli attentati di parigi
SAN PIETRO CONTROLLI
ROMA CONTROLLI SAN PIETRO
Da pochi giorni, infatti, la Basilica di San Pietro è diventata ufficialmente «sorvegliata speciale», dopo l' allarme lanciato dall' Fbi che la inserisce tra i possibili obiettivi dei jihadisti. Niente di tutto ciò, assicura il Vaticano: solo la preparazione dello spettacolo che si chiama, appunto, "Fiat Lux". Lo spegnimento delle luci potrebbe ripetersi nei prossimi giorni.
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