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"VALENTINO ROSSI? NON ERA SUPERIORE A ME, A LORENZO E A PEDROSA" – CASEY STONER A DAZN MENA DURO SUL "DOTTORE" - "GODEVO QUANDO ROSSI ERA IN CRISI CON LA DUCATI. DICEVA DI POTER MIGLIORARE LA ROSSA E INVECE HA SOLO PEGGIORATO LA SITUAZIONE" – I MOTIVI DELLA ROTTURA: "HA SEMPRE FATTO GIOCHI MENTALI E RESO ME E MARQUEZ SUOI NEMICI” – POI EVIDENZIA I LIMITI DI ROSSI NELLA GUIDA (MA NON DICE NULLA SU QUANDO VALE LO SVERNICIO’ A LAGUNA SECA) – VIDEO

 

 
 

Federico Mariani per gazzetta.it

 

ROSSI STONER

Un punto di riferimento, un compagno di squadra mancato, ma soprattutto un avversario. Anzi, il grande rivale dei suoi anni migliori in MotoGP. Casey Stoner, re nella top class con Ducati e Honda, sembrava aver teso la mano all'ex nemico Valentino Rossi tra Portimao e Valencia, omaggiandolo e rivelando anche di aver tratto insegnamenti da lui nella sua carriera. Nel documentario Ri-Vale, trasmesso da Dazn, però, il due volte iridato ha fatto rivelazioni che testimoniano come la rivalità sia stata forte e abbia avuto momenti di grande tensione.

 

Ai microfoni di Gazzetta Motori Joan Mir, pilota Suzuki di MotoGP e Campione del Mondo 2020, che racconta la stagione appena trascorsa e i primi test 2021 a Jerez de la Frontera: "La stagione non è stata negativa ma mi aspettavo di più il commento dello spagnolo; ma la moto è migliorata parecchio negli ultimi test. Abbiamo portato sia il motore sia il telaio nuovo.

 

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Ci prepariamo a mettere tutto insieme in vista dei prossimi test invernali". Poi una parola sugli avversari: "Sempre stato un tifoso di Valentino Rossi, adoro il colore giallo e per questo mi colpiva da piccolo.

 

Marquez? Difficile superare una lesione come la sua, un peccato poi l'ulteriore problema rimediato sul finale di stagione ma lo aspettiamo in pista nella prossima stagione". Infine una previsione sulla prossima stagione: "Vedo bene le Ducati ma anche Quartararo sarà protagonista. Bagnaia molto costante ma gli altri non molleranno"

 

 

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La rivalità tra i due è nata nel 2007, quando Stoner, in sella alla Ducati, piegò proprio l'italiano su Yamaha. Casey ricorda: “Sono stato uno dei più grandi rivali quando era all’apice. Rossi era il miglior pilota all'inizio del Nuovo Millennio, di un’altra categoria. Ma quando io, Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa siamo arrivati in MotoGP, ci siamo accorti che lui non ci era superiore”.

 

Il dualismo è proseguito anche quando i due hanno cambiato squadra nel 2011, con Valentino in Ducati e Stoner in Honda. Casey non si nasconde: “In HRC ho trovato una moto davvero sensazionale da guidare. E, lo ammetto, godevo nel vedere Valentino soffrire con la Ducati. Aveva detto troppe cose su di sé e su come sarebbe stato in grado di cambiare quella moto in meglio. In realtà stava solo peggiorando la situazione”.

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GIOCHI MENTALI

   E pensare che tra i due, inizialmente, il rapporto era anche buono. Stoner, però, ha le idee chiare sul motivo che ha portato alla rottura: “Rossi è stato gentile fino a quando non sono diventato un rivale. Ha sempre cercato di fare giochi mentali, ma, quando questo non funziona, ottieni solo un rivale in più. Lui ha fatto sì che io fossi visto proprio come un nemico. Ha fatto lo stesso anche con Marquez . Da quel momento non ho più voluto essere suo amico e giocare lealmente”.

 

LIMITATO

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 Casey non si limita all'aspetto umano, ma individua anche alcune pecche nella guida di Rossi: “Era bravo nel corpo a corpo, ma anche nel rubare la scia agli altri. Non riusciva a fare un giro veloce da solo, poteva farlo solo così e questo è un limite”. Un'ultima stilettata: “Non è un caso che abbia perso due Mondiali all’ultimo...”. Insomma un ritratto non proprio tenero del nove volte iridato. Ma le rivalità sono dure a scomparire.

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