LE CENERI DI HOLLYWOOD - VINCENZO SUSCA: “DOPO L'OMICIDIO DELLA REALTÀ PER MANO DELLE COMUNICAZIONI…
Francesco Persili per Dagospia
Cuore Leicester. In dieci per l’espulsione di Vardy e sotto di un gol riesce ad acciuffare il pareggio all’ultimo respiro con un rigore trasformato da Ulloa. Se è vero che uno sceneggiatore sta pensando di portare sul grande schermo l’impresa degli uomini di Ranieri, non potrà fare a meno di raccontare questa partita contro il West Ham che lascia la Premier ancora aperta ma racchiude tutta la crudeltà e la bellezza del Gioco. Emozioni, recriminazioni, elettricità e decisioni arbitrali contestate: succede di tutto al King Power Stadium.
La partenza degli Hammers conferma i timori di Ranieri che alla vigilia fiutava aria di trappolone. Non sbagliava. Ci vuole una prodezza di Kasper Schmeichel per evitare il peggio nei primi minuti di gioco. Il colpo di testa a botta sicura di Kouyaté viene deviato dal portiere del Leicester. Doppio palo. Ranieri respira. Huth sfiora il gol con un colpo di testa prima dell’azione da manuale del calcio verticale che porta avanti le Volpi. Rinvio con le mani di Schmeichel, Mahrez a metà campo innesca Kantè, rifinitura per Vardy, saetta in diagonale e 22esimo gol per il working class hero sotto gli occhi del ct dell’Inghilterra Roy Hodgson che gongola in vista degli Europei a pensare alla coppia che potrà schierare là davanti: Vardy-Kane. Le altre nazionali del continente sono avvisate.
La svolta della partita al 56esimo minuto con l’espulsione per doppio giallo di Vardy (la seconda ammonizione arriva per una dubbia simulazione). Inizia un’altra partita. Entrano Schlupp e Ulloa, il Leicester lotta su ogni pallone ma è Reid a sfiorare il pareggio. Linee serrate, mischioni, intensità. Una battaglia di trincea che sembra ancora una volta premiare le Volpi prima del fischio dell’arbitro che concede un rigore per un fallo di Morgan su Reid. Carroll pareggia e Cresswell, due minuti dopo, porta avanti il West Ham. Sembra finita sul rigore negato a Huth, trattenuto vistosamente da Ogbonna, ma il Leicester non molla e agguanta il pari su un altro rigore discutibile. «Mi aspettavo una partita difficile – ha detto Claudio Ranieri al termine della gara – ma la mia squadra è fantastica. Con Vardy non abbiamo parlato del rosso».
A differenza di Peter Schmeichel, papà di Kasper ed ex portiere del Man United, che su Twitter spara a palle incatenate contro il direttore di gara ("E' sotto effetto di droghe?"), il tecnico romano glissa sull'arbitro: "Non lo giudico, dico che sono orgoglioso dei miei uomini che in ogni partita mettono cuore, sangue e anima".
La lotta per il titolo riprende domani sera quando il Tottenham, ora a meno otto, andrà a far visita allo Stoke. E pensare che in agosto si diceva che Ranieri sarebbe stato il primo manager licenziato in Premier e che il Leicester sarebbe retrocesso. Oggi Ranieri si appresta ad essere incoronato dall’associazione degli allenatori britannici miglior manager della stagione e il Leicester è a quattro partite dalla impresa più incredibile della storia dello sport inglese e del calcio contemporaneo.
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