europei 2016 calcio

EURO-DOTTO - I MIGLIORI E I PEGGIORI IN CAMPO VISTI FINORA AGLI EUROPEI - EMRE MOR, FUTURO MESSI? - BRAVO FLAVIO INSINNA, IL PEGGIORE? WALTER ZENGA, RIBATTEZZATO ANCHE “L’AVEVO DETTO IO” - CONTE TRANCE! - PER CHI SI TIFA AGLI OTTAVI? PER L’ISLANDA!

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Giancarlo Dotto (Rabdoman) per Dagospia

ISLANDA AGLI EUROPEIISLANDA AGLI EUROPEI

 

1) Siamo tutti islandesi. Amiamo i Sigur Ros, la loro musica morbosissima (guardatevi l’ultimo video) e non mangiamo carne di balena, così Greenpeace non ci mette nel libro nero.

 

Il gol di Traustason all’Austria, a tempo scaduto, ha infiammato i trecentomila che, da noi, sono meno di Firenze, un quartiere di Roma, un terzo di piazza San Giovanni il primo maggio, da loro una nazione, e che nazione.

 

ISLANDA AGLI EUROPEIISLANDA AGLI EUROPEI

Qualificati e primi nel girone. Risultato: trasferimento di massa (si fa per dire) lunedì a Nizza per gli ottavi con l’Inghilterra, la loro nazione calcistica di riferimento e godimento. Più o meno i trecentomila si conoscono tutti, quanto meno parenti alla lontana o sono stati compagni di scuola, fidanzati o aspiranti.

 

Male che va, si sono incontrati una volta al supermercato. E ditemi chi, quando Cristiano Ronaldo si è rifiutato di scambiare la maglia con tale Gunnarson, capitano degli islandesi, non gli ha dato dello stronzo, lui e il suo gozzo da incubo. Siamo anche tutti gallesi, irlandesi e nordirlandesi, vedi sopra. Ma ci torneremo, perché meritano e, se c’è una partita che non perderemo per nulla al mondo sarà Galles-Irlanda del Nord.

 

PAYETPAYET

2) Migliori e peggiori in campo. Gesti tecnici inclusi. Il sinistro di Pogba che si stampa sulla traversa contro gli svizzeri. Una meraviglia. Tutto quanto tocca e canta palla di Payet, gol e pali inclusi. La sgroppata feroce di Sissoko, sempre con gli svizzeri, una specie di armadio extralarge con il razzo nel culo. Le parate sparse di Neuer,  Courtois e Sommer, bello e chef. La difesa azzurra, tutta. Iniesta, sempre, che Dio lo conservi. Gareth Bale e Ramsey le due anime forti del Galles.

POGBA GESTO OMBRELLOPOGBA GESTO OMBRELLO

 

Quella furia di Vardy che, quattro anni fa, vendeva protesi mediche, oggi azzanna palloni e polpacci come fosse, e lo è, fame atavica. Ha fatto la fortuna di Fortunello Ranieri e oggi ci prova con il Mister Bean della panca, alias Roy Hodgson. Il Cristiano Ronaldo contro l’Ungheria. I fratelli Xhaka, soprattutto quello svizzero, Granit, un fenomeno. La mamma bicolore dei fratelli Xhaka, mezza albanese e mezza svizzera. 

 

EMRE MOREMRE MOR

Occhio a Emre Mor, il ragazzino turco, numeri da Messi. I tifosi inglesi e irlandesi quando cantano “God save the queen” e “Land of my father”. I tifosi irlandesi tutti e i gallesi sempre. Per motivi extracalcistici, il portiere pigiama dell’Ungheria e la pappagorgia del marchese Del Bosque, mister della Spagna. Gli è quasi arrivata ai testicoli che, a loro volta saranno arrivati alle caviglie.

 

IBRAHIMOVICHIBRAHIMOVICH

Bocciatissimi. Il prato marcio di Lille. I tifosi croati che s’infilano nelle mutande i fumogeni col rischio di finire nell’interspazio. Buffon che quasi s’ammazza per esultare, quarantenne giuggiolone che immagina d’essere Icaro e s’aggrappa alla traversa come fossero le tette della D’Amico. Ibrahimovic, che affossa gli svedesi e poi li abbandona, ricordarsi del detto gesuita che è sacrosanto abbandonare le cose che ci abbandonano.

 

Antonio Conte, che come le mistiche del Sud, segretamente colpevoli d’aver tradito il marito, s’inventano la trance agonistica, per mostrare al mondo sangue e sudore, testimonianza di virtù. Tutto l’azzurro. Suo, il peggior calcio dalla cintola in su. Il pessimo? Un brasiliano. Eder. Con il suo ingiustificabile, incomprensibile gol ha inguaiato di brutto l’Italia, che avrebbe incontrato l’Ungheria e, invece, adesso gli tocca la Spagna.

 

antonio conte sangue della patria antonio conte sangue della patria

3) Migliori e peggiori fuori campo. Per come lo vedo e lo ascolto io, questo Europeo, Nick e Paolo su tutti. Di gran lunga. Squadra Sky. Meglio conosciuti come Nicola Roggero e Paolo Di Canio, detto anche “Bene bene”. Ogni tanto, per l’entusiasmo, gli scappa al romano qualche tono littorio, del tipo “la gioia del dolore, che bello!” (chiosa sottoscritta, vista la mazzata presa dall’inglese “in questo caso ha goduto tanto”). Ma, viva, ce ne fossero. Passione e competenza a volte fanno muscolo, eccedono la riga, ma ti trascinano dentro. Roggero bravissimo, per me oggi il migliore con Piccinini.

 

edereder

Voce, racconto, sottigliezze sparse, ma anche molto pop, classe e vulgata, il tutto sostenuto da un timbro caldo, alla Paolo Rosi per capirci (chi non lo conosce si vada a documentare. A proposito di voce, rivelazione assoluta Lorenzo Amoruso. Squadra Rai. La voce di Amedeo Nazzari (vedi Paolo Rosi) già lo colloca, di mio, in un voluttuosissimo e anacronistico iperspazio. Di più, centratissimo e mai banale in ogni commento. Supremo. Lo metto sullo stesso piano, per capirci, del più monocorde e paranoide Adani.

 

FLAVIO INSINNA AL PREMIO TVFLAVIO INSINNA AL PREMIO TV

Bravo come sempre Flavio Insinna, la spanna sopra che arriva da lontano, una solida formazione teatrale. Il peggiore? Walter Zenga, detto anche “L’avevo detto io”. Ti tocca rimpiangere il Trap. L’Amoruso di cui sopra lo sovrasta. Inutilmente logorroico, certo accasato stretto con il suo ego. Un’alcova indissolubile. Lo percepisci sempre faticosamente proteso ad ascoltarsi, ad autocelebrarsi. Si fa ogni volta i complimenti da solo, nel terrore che nessuno glieli faccia.