Estratto dell’articolo di Conchita Sannino per “la Repubblica”
ABBANDONO SCOLASTICO IN EUROPA
Dispersi, soprattutto nelle regioni del Sud, ma non solo. Invisibili, almeno fino a quando non incrociano precarietà, sfruttamento, fragilità esistenziali. In qualche caso, il reclutamento criminale. Erano 83mila i ragazzi che, alla chiusura degli scorsi scrutini, sono stati bocciati solo perché non hanno raggiunto la soglia minima delle presenze. Rischiano almeno di raddoppiare, nel 2023. È la piaga dispersione scolastica. Che assegna la maglia nera al Mezzogiorno, ma ha un picco nell’area metropolitana di Napoli.
In Europa li osservano più a valle, sono Early leavers, i precoci nell’abbandono: ragazzi tra i 18 e i 24 anni con nessun titolo di studio o al massimo la licenza di scuola media, rappresentano la somma di tutte le evasioni ignorate: e oggi sono al 16,6% nel Sud Italia (a fronte del 10,4% nel Centro-Nord); quindi quasi il doppio della media del 9 in Europa. Una ferita italiana. […]
Due ragazzini di quinta elementare, nati lo stesso giorno: uno vive in Toscana, dove l’85% delle scuole ha una mensa, e il 75 dispone di palestra; l’altro scolaro invece sta a Napoli, con l’80% delle scuole senza il tempo pieno, e l’83 che non ha palestra.
ABBANDONO SCOLASTICO IN ITALIA
Il bimbo del Nord avrà avuto alla fine della quinta, grazie al tempo pieno, 1.226 ore di formazione, e quello del Sud solo mille. Risultato: alla fine del ciclo, il ragazzino del Meridione è in credito di un intero anno in termini di formazione, doposcuola, educazione alimentare e allo sport. […]
Quota 23% di dispersione, in media, nell’area metropolitana di Napoli, dove il Comune ha attivato una piattaforma integrata per controllare il fenomeno. Era stato siglato un anno fa anche il “Patto educativo”, ancora al palo, in verità. Il prefetto Claudio Palomba ha ripetuto spesso: «In provincia siamo a picchi del 50-60%, impressionante». […]
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