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    IL CINEMA DEI GIUSTI - “STAR TREK BEYOND” PRENDE UN PO’ DI CORPO E SI LIBERA DALLA SUA PRINCIPALE OSSESSIONE: QUELLA DI DOVER CERCARE DI NON TRADIRE IL SUO ESSERE STAR TREK, COI SUOI PERSONAGGI STEREOTIPATI E LE LORO UNIFORMI, E QUELLA DI DOVERSI LIBERARE DA TUTTO LO STARTREKKUME CHE SI TRASCINA DIETRO, FAN COMPRESI


     
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    star trek beyond star trek beyond

    Marco Giusti per Dagospia

     

    Quando il terribile Krall mette piede nella USS Enterprises alla ricerca di una macchinetta di guerra aliena alla quale lo stesso capitan Kirk aveva dato poca importanza, Star Trek Beyond, tredicesimo film della saga a 50 anni dall’inizio della serie, diretto con mano veloce da Justin Lin, prende un po’ di corpo e si libera dalla sua principale ossessione. Quella, cioè, di dover cercare di non tradire il suo essere Star Trek, coi suoi personaggi stereotipati e le loro uniformi, e quella di doversi comunque liberare da tutto lo startrekkume che si trascina dietro, fan compresi.

     

    star trek beyond 2 star trek beyond 2

    Non è facile muoversi su questo terreno. Come non è facile muoversi con l’ombra dei veri Spock e Kirk sul collo. Mettiamoci anche che durante la lavorazione è morto Leonard Nomoy, cioè il vero Spock, e così il giovane Spock, Zachary Quinto, mette in scena il rituale della perdita del padre per tutti fan. Allo stesso tempo è morto, in un incidente stradale, anche il giovane Anton Yelchin che interpreta Checkov junior. E infatti a lui e a Nimoy è dedicato il film. Mettiamoci pure che J.J.Abrams, regista del film precedente, il riuscitissimo Star Trek Into Darkness, è stato chiamato a  dirigere il nuovo Star Wars.

     

    star trek beyond 3 star trek beyond 3

    Quindi non avrebbe potuto dirigere questo film, che era già scritto dai suoi collaboratori, Roberto Orci, Patrick McKay e John D. Payne. In un primo tempo, anzi, il film avrebbe dovuto dirigerlo Roberto Orci, ma la Paramount ha poi affidato a Justin Lin, il regista degli ultimi film della saga Fast & Furious la regia mentre la sceneggiatura era già stata passata nelle mani di Simon Pegg, che nel film interpreta Scotty, e di Doug Jung, che sembra non abbiano riprese granché dal trattamento di Orci, puntando sia a una ironia di fondo che a un senso dell’avventura diverso da quello del film precedente.

     

    da star trek a star wars da star trek a star wars

    Questo Star Trek Beyond, insomma, è da considerare un progetto particolare dove si sommano una serie di problematiche e di incognite diverse che non rendono omogenea né la scrittura né la regia. La mano di Justin Lin, ad esempio, la ritroviamo solo nelle grandi scene d’azione, ma non nelle scene di dialogo tra i protagonisti, un po’ ferme per lui. E l’ironia di Simon Pegg può trasparire solo a tratti nella grande macchina da filmone di fantascienza.

     

    STAR TREK 2 STAR TREK 2

    Per fortuna, Krall, interpretato da un truccatissimo Idris Elba, è un grande cattivo, feroce quanto basta, e sarà lui a far precipitare la USS Enterprises in un pianeta poco ospitale dove Kirk e Spock avranno i loro problemi a combatterlo per salvare l’Unione. Mai visto un film anti-Brexit come questo…

     

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    E anche la nuova venuta Jaylah, interpretata dalla ballerina franco-tunisina Sophie Boutella, già vista come cattiva senza gambe in Kingsman, è notevole come aliena buona che vuole vendicarsi di Krall e vive in una vecchia astronave dell’Unione, la USS Franklyn. La storia vede il perfido Krall e i suoi uomini, che si muovono nello spazio come uno sciame d’api, attaccare la USS Enterprises con uno stratagemma, farla precipitare nel loro pianeta, mentre hanno fatto prigionieri parte dell’equipaggio, e tra questi la bella Uhura di Zoe Saldana, cercando di carpire da loro un gingillo bellico per loro fondamentale.

     

    STAR TREK STAR TREK

    I nostri eroi, cioè Kirk, Spock, Chekov, Scotty, aiutati da Jaylah, dovranno salvare i loro compagni e combattere Krall per salvare l’Unione. Non è un capolavoro, ma tutte le scene d’azione sono di grande efficacia, il cattivo è notevole, e i dialoghi sono abbastanza ironici. Il Kirk di Chris Pine non è il massimo, ma lo Spock di Zachary Quinto funziona, e anche una certa ambiguità dei personaggi, il Sulu di John Chu è gay, ma anche Spock ha dei lati non proprio etero, mentre Zoe Saldana e Sophie Boutella portano al film una certa forza da eroine moderne. Già in sala.

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