GIOVANNA CASADIO per “la Repubblica”

 

A Paolo Calvano, segretario dem dell’Emilia Romagna, che aveva proposto che le feste dell’Unità avessero quest’anno lo slogan della campagna per il Sì al referendum costituzionale, cioè “BastaunSì”, i compagni hanno detto: «Non se ne fa nulla». Stoppato.

'FESTA DELL'UNITA'

 

In Toscana invece la linea pro-riforma è passata e la festa regionale s’intitolerà “La Toscana che dice Sì”. In Veneto, a Padova, la scelta è dare spazio al confronto con il No al referendum sulla riforma della Carta. Dice Massimo Bettin, segretario dem padovano: «L’obiettivo è raggiungere più gente possibile, pur convinti delle ragioni del Sì, meglio evitare recinti». E in molte federazioni si discute sulle scelte da fare: invitare l’Anpi schierata per il No? Chiamare Massimo D’Alema che a Bari sta costituendo un comitato “Il centrosinistra per il No”?

 

Le feste dell’Unità del 2016 saranno quelle della disputa. Renzi e il Pd mobilitati per il Sì, sono però incalzati da chi sostiene che bisogna ospitare le ragioni del No alle feste, se non si vogliono perdere elettori.

 

festa dell'unità

La corrente Retedem, che fa capo a Sergio Lo Giudice e Sandra Zampa, ha organizzato una due giorni nella festa dell’Unità di Albinea di Reggio Emilia, invitando costituzionalisti e soprattutto Walter Tocci, senatore dem schierato per il No e Vannino Chiti pro Sì. Ovvio che la guest star delle feste dell’Unità sarà la ministra delle Riforme, Maria Elena Boschi.

 

Ieri alla festa di Livorno ha ricordato la lunga battaglia per scrivere la parola fine al bicameralismo paritario abolendo l’attuale Senato: «All’estero non credono che gli emendamenti sono stati 83 milioni. Ricominciare daccapo? Sono trent’anni che si ricomincia daccapo. Ora è tempo di scelte. Conti alla mano della Ragioneria dello Stato, non del governo o della ministra Boschi, con questa riforma della Costituzione l’Italia risparmierà circa 500 milioni di euro».

 

FESTA UNITA-BOSCHI PIERLUIGI BERSANI ALLA FESTA DELL UNITA A MILANO

Comunque a Reggio Emilia spiega Ermete Fiaccadori presidente provinciale dell’Anpi nella festa dell’Unità l’8 settembre ci sarà un confronto in grande stile tra Anna Finocchiaro, la presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, che ha contribuito alla scrittura della riforma della Carta e Gustavo Zagrebelsky presidente onorario del Comitato del No.

 

Per il resto, nelle feste in cui l’Anpi metterà degli stand, fornirà materiale sul No. La minoranza del partito calcola però che il Sì si prenderà il 90% dei dibattiti e al No ne resterà se va bene il 10%.«Questa chiusura a riccio sul Sì è sbagliata. Un errore. L’arroccamento di entrambi i fronti dà il pallino agli indecisi. E poi non è che possiamo prendere gli elettori del No a calci nei denti...», attacca il bersaniano Federico Fornaro.

 

Un altro capitolo è la festa nazionale dell’Unità. Quest’anno si tiene a Catania dal 28 agosto all’11 settembre, con forse una puntata a Pozzallo, approdo di migranti e città natale di Giorgio La Pira. Barbara Ceruleo che coordina il programma, oggi spedirà gli inviti. Anche a D’Alema? Anche. Così come a Enrico Letta e a Romano Prodi, ovviamente a Bersani e ai leader della minoranza dem.

 

Giorgio Napolitano cameriere alla festa dell'Unita

Certo bisognerà vedere se l’ex premier D’Alema è chiamato a discutere solo di politica internazionale o potrà dire la sua sulla madre di tutte le battaglie renziane, il referendum costituzionale appunto. In Emilia è stato chiamato all’inaugurazione della festa dell’Unità di Campagnola il 15 luglio, ma a parlare di terrorismo, Brexit e politica internazionale. E non di referendum. Concedendosi comunque una frecciata a Renzi: «Io faccio sicuramente una cosa contro il Pd, leggo molti libri, al contrario del nostro partito che prevede solo la lettura dei tweet».

DALEMA FESTA UNITA

 

Comunque è con la festa nazionale dell’Unità di fine agosto e con le altre in tutt’Italia che la campagna per il Sì al referendum entra nel vivo. In Lombardia lo slogan sarà “Avanti Milano” e ci sarà nel logo un riferimento a “BastaunSì”. Per Renzi la mobilitazione referendaria non può che cominciare dalle feste.