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    “AMAVA LE DONNE IN MODO TOTALE” – STEFANIA SANDRELLI RICORDA BERTOLUCCI: “LA VICENDA DI MARIA SCHNEIDER L’AVEVA AMAREGGIATO, E HA ADDOLORATO MOLTO ANCHE ME. MA IL BERNARDO CHE HO CONOSCIUTO IO ERA CORRETTO, AFFETTUOSO, INTELLIGENTE” – “SUL SET DI ‘NOVECENTO’ ERA COME STARE AL CINEMA. L’UNICA VOLTA CHE L’HO VISTO PICCATO, QUANDO IO SORNIONA DISSI…’ – FOTOGALLERY


     
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    Estratto dell’articolo di Arianna Finos per “la Repubblica”

     

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    Il primo incontro di Stefania Sandrelli con Bernardo Bertolucci, quattro film e un' amicizia longeva, si perde nel tempo. «Conoscevo tutta la famiglia di Bernardo: il padre Attilio, la mamma Ninetta, il fratello Giuseppe, il cugino Giovanni. D' istinto Bernardo mi piaceva, era attraente: così colto, per me che ero una ragazza venuta dalla provincia alla ricerca del bello. Casualmente lui girava Partner, mi disse "dieci giorni di riprese random, un film senza mezzi". Lo feci gratis. Sul fronte artistico l' avevo conosciuto ai tempi di Prima della rivoluzione. All' epoca stavo con Gino Paoli, che firmava le musiche. Passavamo intere giornate in saletta di montaggio: quelle riprese compiute, sinuose mi affascinavano».

    stefania sandrelli 1 stefania sandrelli 1

     

    Che set fu "Partner"?

    «Caotico. Con Bernardo ridevo spesso, ero curiosa degli attori. Avevo legato con Sergio Tofano, mi piacciono le persone anziane. Era ligio al dovere, ironico, faceva un autista, che nei film di Bernardo hanno sempre avuto ruoli significativi. Tina Aumont era calda, esuberante. Legammo molto anche se non sapevo delle sue vicissitudini: ero astemia, morigerata, senza sovrastrutture.

    Pierre Clémenti era sempre accigliato, un' entità aliena. Sembrava un automa, era uno confuso nel ruolo e nella vita. Ma era bello».

    bernardo bertolucci e stefania sandrelli bernardo bertolucci e stefania sandrelli

     

    (…)

     

    L' avventura di "Novecento" inizia con una lunga telefonata.

    «Sì. Bernardo mi racconta dei problemi produttivi. Io parto e arrivo da lui: mi trovo davanti un corridoio lungo da cui arriva una musica. Mi accoglie in silenzio. Restiamo a lungo in silenzio ad ascoltare, usciamo senza dire niente. Ci legava l' amore per la musica, e quello per i rispettivi fratelli. Lui parlava di Giuseppe, con cui ho fatto due film, io del mio».

     

    (…)

     

    robert de niro stefania sandrelli gerard depardieu robert de niro stefania sandrelli gerard depardieu

    Fu un set pieno di divi.

    «Era come stare al cinema. Depardieu lo conoscevo, De Niro vinse l' Oscar per Il padrino a fine riprese. Il mio preferito era Sterling Hayden, arrivò sul set in moto, sembrava un giovanotto. Mi piaceva guardare i giornalieri, andare poi a cena tutti insieme. Ma le chiacchiere più belle le abbiamo fatte su set di Io ballo da sola. Ricordo una volta, non finivamo più, tutti seduti in circolo a parlare, parlare. Bernardo non avrebbe voluto smettere mai. L' unica volta che l' ho visto piccato in vita mia: si stava godendo talmente la compagnia, che in quel momento avrebbe potuto impedire al sole di sorgere. Invece albeggiava, noi eravamo distrutti e io sorniona dissi "Bernardo, mica sei dio, ci devi stare". Mi alzai e lui mi seguì a fatica, ma borbottava...".

     

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    Com' era Bertolucci con le attrici? La vicenda di Maria Schneider e "Ultimo tango" lo aveva molto amareggiato.

    «Ha addolorato molto anche me. Conoscevo Maria, ho fatto con lei anche un altro film ( Io sono mia, ndr). Era una "pazzerellona", incontenibile, veniva a chiamarmi in piena notte, svegliando anche mio figlio che era piccolo. Sicuramente il ruolo e la notorietà arrivata così giovane l' hanno segnata. Credo che la sua vita l' abbia tradita e voglio essere solidale con lei, che avrà sofferto grandi dolori per Ultimo tango.

    bernardo bertolucci e stefania sandrelli bernardo bertolucci e stefania sandrelli

     

    Ma il Bernardo che ho conosciuto io era corretto, affettuoso, intelligente. Amava le donne in modo totale. È stato lui a convincermi a fare La chiave di Tinto Brass: "Devi vincere la resistenza, è un ruolo magnifico per un' attrice". La vendetta di una donna verso un marito che giocava sporco: non un film femminista, certo, ma con un discorso femminile interessante, di libertà».

    locandina de il conformista locandina de il conformista

     

    Cosa le mancherà di più?

    «Tutto. Ha fatto parte della mia vita. I momenti più belli, le confidenze più profonde ce le siamo fatte durante le pause dei set, quando eravamo soli. Oggi guardo le foto in cui eravamo giovani e penso: "Accidenti eravamo davvero belli, tutti e due". Ma per me Bernardo era bello anche adesso, con quegli occhi da bambino che non sono cambiati mai».

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