VINCENZO DE LUCA CONTRO GIORGIA MELONI: LAVORA TU, STRONZA
Caro direttore, condivido le acute osservazioni di “Stronzeria differenziata” di giovedì u.s. Tuttavia questa volta mi sembra doveroso sottolineare una differenza rilevante tra le due “stronzate” che dal suo editoriale, invece, sembrano avere il medesimo disvalore etico-sociale-politico. E ciò non solo per il differente ruolo istituzionale (anche questo conta) quanto piuttosto per il contesto in cui sono originate le reciproche offese.
L’“azione” di De Luca (assolutamente riprovevole), almeno in questa circostanza è stata una specie di sfogo privato, rivolto a se stesso o al massimo a “quattro amici al bar” e che invece è stata “rubata” e resa di dominio pubblico a sua completa insaputa: i penalisti parlerebbero al massimo di “dolo d’impeto”.
VICENZO DE LUCA GIORGIA MELONI
La reazione del capo del governo italiano è conseguenza di premeditazione, cioè dolo che si protrae nel tempo, frutto di studio, programmazione, costruzione anche nei particolari, affinché Tv e cellulari potessero riprendere la penosa sceneggiata: la “detta Giorgia” è borga tara quando le fa comodo, ma usando gli sconfinati poteri del suo ruolo istituzionale.
Risposta di Marco Travaglio
Caro Giancarlo, De Luca diede della “stronza” alla premier all'interno del Parlamento italiano mentre rispondeva alle domande di diversi giornalisti. Che c'è di “privato” e “rivolto a se stesso” in tutto ciò?
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