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    GARCIA E MIHA, DEAD MEN WALKING - SUL FRANCESE INCOMBE L’OMBRA DI SPALLETTI, PALLOTTA GELA SABATINI E CEDE ITURBE AL BOURNEMOUTH - BERLUSCONI DELUSO DALLA CLASSIFICA DEL MILAN: “SPESI 150 MILIONI E NON SO QUANDO RITORNEREMO A VINCERE”


     
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    GARCIA SABATINI GARCIA SABATINI

    1. GARCIA E MIHA, AMATI E IN CRISI

    Marcello Di Dio per “il Giornale”

     

    L' ultima domenica del pallone del 2015 si ricorderà per gli abbracci, collettivi e individuali, alle panchine e per i risultati che salvano coach in bilico o quantomeno possono consentir loro di respirare per qualche ora. È presto per dire se tutti mangeranno il panettone. Di sicuro a qualcuno potrebbe andare di traverso. È il caso di Rudi Garcia: sotto l' albero metterà la dichiarazione d' amore dei suoi giocatori (che non è sembrata finta, nonostante c' è chi pensa sia stata la mossa decisiva per mandarlo via) ma l' ombra dell' esonero aleggia ancora sul tecnico francese della Roma.

     

    GARCIA ROMA SPEZIA 3 GARCIA ROMA SPEZIA 3

    A Trigoria il clima è incandescente nonostante i calciatori e l' allenatore siano in vacanza.

    E nella Capitale ieri è stato avvistato Luciano Spalletti, per molti un cavallo di ritorno sulla panchina giallorossa. La Roma è un grande caos calmo, in cui sembra che tutto debba cambiare ma in cui per ora non cambia nulla. Spalletti, secondo i ben informati, era già stato contattato dopo la partita contro il Bate Borisov ed era la candidatura più forte.
     

    Persino due senatori della squadra avrebbero espressamente chiesto il nome del toscano come alternativa a Garcia. Lui conosce bene l' ambiente, sa valorizzare il patrimonio tecnico esaltandone le qualità e soprattutto ha idee.
     

    PALLOTTA SABATINI PALLOTTA SABATINI

    Sabatini e Baldissoni sono però contrari a un cambio in corsa (tanto più che il primo potrebbe decidere di dimettersi se si verificherà quest' ipotesi), ma questo non vuol dire che Garcia resterà al 100%. Se non arriva l' aut aut dagli Stati Uniti e dal presidente Pallotta, il francese resterà in sella.
     

    L' ufficio stampa della squadra giallorossa ha intanto smentito un incontro nel centro sportivo Fulvio Bernardini con Spalletti, ma anche ammesso che questo ci sia stato, il problema è che il tecnico toscano non convince la dirigenza a livello caratteriale. E iniziare un progetto (che difficilmente dovrebbe durare solo sei mesi) con un allenatore che non ritengono giusto, sarebbe un vero e proprio suicidio.
     

    BERLUSCONI MIHAJLOVIC GALLIANI BERLUSCONI MIHAJLOVIC GALLIANI

    Il ko con lo Spezia in Coppa Italia ha contribuito in maniera determinante ad azzerare il rapporto di fiducia tra allenatore e patron, con Pallotta per nulla convinto di voler proseguire col francese, magari rischiando una seconda parte di stagione sulla falsariga di quella andata in scena lo scorso anno.

     

    Garcia, dal canto suo, è convinto di riuscire a imprimere una sterzata da gennaio modificando qualcosa nei ritmi del lavoro quotidiano (ma il preparatore Norman, scelto direttamente dal patron americano, si farà scavalcare?), sfruttando il minor numero di impegni, il contributo proveniente dai ritorni di Totti e Strootman, e magari anche di qualche new entry in rosa che Sabatini potrebbe regalargli.
     

    GALLIANI MIHAJLOVIC BARBARA BERLUSCONI GALLIANI MIHAJLOVIC BARBARA BERLUSCONI

    In casa Milan, il 4-2 in casa del Frosinone ha un po' allentato la pressione intorno a Mihajlovic, che comunque resta sul banco degli imputati per la complicata prima parte di stagione.

     

    La classifica non soddisfa Silvio Berlusconi, che lunedì sera ha parlato della situazione del Milan durante una cena con alcuni praticanti di Forza Italia: «Io sono sempre innamorato, pensi lei che quest' anno ho speso 150 milioni - le parole del presidente rossonero, riportate da ilveromilanista.it, durante una chiacchierata -. Non so quando ritorneremo a vincere...». Il serbo mangerà il panettone, ma dal 2016 ogni partita sarà un nuovo esame. È la dura vita degli allenatori...

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    2. PALLOTTA CEDE ITURBE AL BOURNEMOUTH 

    Francesca Ferrazza e Matteo Pinci per “la Repubblica - Roma”

    È stato Pallotta a deviare la trattativa che sembrava destinata a chiudersi con il trasferimento di Iturbe al Watford (l’attaccante aveva salutato tutti qualche giorno fa con un post su Instagram). Sabatini era infatti riuscito a raggiungere un accordo col club di Pozzo, per una trattativa che, tra prestito e riscatto a fine stagione, avrebbe portato circa 18 milioni a Trigoria.

     

    Ma il presidente è in buoni rapporti con alcuni esponenti del fondo statunitense, capeggiato da Matt Hulszier, che lo scorso mese ha rilevato il 25% del Bournemouth. E a Pallotta sarebbe arrivato il rilancio per Iturbe, che farà incassare al club complessivi 22 milioni (e 2,3milioni a stagione al giocatore). Il numero uno di Boston si sarebbe quindi intromesso nella trattativa già chiusa da Sabatini, per quello che ha rappresentato un altro attrito tra i due.

    PALLOTTA PALLOTTA

     

    Il diesse giallorosso, scavalcato, non avrebbe preso bene tale atteggiamento, che tra l’altro Pallotta aveva auto anche in altre operazioni di mercato la scorsa estate (vedi la questione Romagnoli), convinto di aver fatto guadagnare molto alla società in questi anni, tra plusvalenze e operazioni varie.

     

    Questa situazione di tensione interna, oltre a tener ancora congelato Garcia, blocca l’annuncio del rinnovo di contratto di Bruno Conti, con il suo spostamento ad altre mansioni. Al campione del mondo doveva esser tolto il settore giovanile, che, esclusi allievi e Primavera, restava ancora di sua competenza, a favore dell’inserimento di un uomo di diretta emanazione del diesse. Decisione a questo punto rimasta in sospeso in attesa degli eventi.

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    Chi sta invece sempre meglio e non vede l’ora di rientrare è Strootman. L’olandese, in un’intervista su facebook, rende noti i piani del suo rientro. «Sono passati tre mesi dall’operazione e per ora sta andando tutto bene. Dopo il quarto mese potrò dire quando potrò allenarmi, al momento è quindi difficile fare previsioni».

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