Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport
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La chiave è evidentemente Dusan Vlahovic. Soltanto la sua cessione a una cifra non troppo inferiore a 70 milioni può consentire a Cristiano Giuntoli di strappare Lukaku all’Inter e all’Al - H ilal, destinazione che il belga ha già rifiutato per ben due volte proprio in virtù dell’accordo raggiunto a fine giugno con la Juventus. Occhio al terzo passaggio, però: con Big Rom tutto è possibile, specie l’impensabile.
romelu lukaku
Todd Boehly è irremovibile: attende da giorni la formalizzazione dell’offerta bianconera, ma continua a trattare con gli arabi, dal momento che vuol cedere al più presto lo scomodo “esubero”. Il suo Chelsea, che ha acquistato l’attaccante esterno Nkunku dal Lipsia e la punta centrale Nico Jackson dal Villarreal, ha ancora un posto libero per un nove di garanzia.
lukaku juve inter
Siamo entrati nella settimana dei chiarimenti e delle risposte definitive: Giuntoli saprà se ci sono le condizioni per presentare a Londra un’offerta convincente oppure se dovrà mettere Vlahovic nuovamente a disposizione di Allegri, che a un riferimento centrale come Lukaku sta facendo la bocca: ha le caratteristiche ideali per allungare la squadra e aggiungere peso e soluzioni all’attacco dove la Juve ha appena aggiunto un esterno come Weah, rapido e portato a saltare l’uomo. Per Vlahovic non esiste soltanto la soluzione Chelsea. Rientra infatti nel ristretto giro dei centravanti che possono spostare i valori di Bayern, Man United (sempre più vicino a Hojlund dell’Atalanta), Psg e, appunto, Chelsea.
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La priorità dei bavaresi resta Harry Kane, ma non è semplice trattare con Levy del Tottenham: c’è chi sostiene che - al di là della richiesta di 100 milioni per il nazionale che andrà in scadenza tra un anno - il proprietario degli Spurs possa addirittura risolverla con un nuovo, ricchissimo - e definitivo - contratto. Se cosi fosse, il Bayern si orienterebbe su Kolo Muani, che piace anche a Parigi. O, in seconda battuta, su Vlahovic.
romelu lukaku al chelsea
Il Psg, alle prese col caso Mbappé, non ha del tutto chiari i contorni della squadra da affidare a Luis Enrique. I vuoti riguardano in prevalenza il settore offensivo e in particolare il centravanti: Osimhen, il più costoso, Kolo Muani e Vlahovic gli specialisti presi in considerazione da Campos e Antero.
La chiave dell’operazione Big Rom-Juve, dicevo, è Vlahovic; la variabile, Lukaku l’incostante, capace di spettacolari professioni d’amore eterno per i colori che indossa ma anche di improvvise e spiazzanti infedeltà. Per dire, un giorno rifiuta il trasferimento in Arabia e il giorno dopo chiede a Brozovic di unirsi a lui per formare un pacchetto più prezioso e costoso da presentare al l’Al-Hilal. Un importante uomo-mercato della Premier mi spiegava ieri che «Lukaku si fa male spesso», un male che gli ha comunque permesso di muovere, con una serie di trasferimenti, oltre 330 milioni e guadagnarne una sessantina.
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Alla Juve c’è chi è convinto di poter realizzare il colpo dell’estate; il più realista è tuttavia Giuntoli al quale è stato chiesto di occuparsi inizialmente di cessioni e prestiti . Ma il nuovo “football director” sa bene che se riuscisse a soffiare Lukaku all’Inter diventerebbe immediatamente juventino a denominazione protetta: gli servirebbero meno di otto minuti, altro che otto ore, per entrare nel cuore dei (nuovi) tifosi.
Chiudo segnalando la singolare interpretazione fornita ieri dal Daily Mirror subito dopo il lancio di Sky UK che ha riportato la notizia dell’inserimento della Juve nell’operazione Lukaku: “Juventus furiosa con il Chelsea poiché è venuto alla luce il progetto del trasferimento di Lukaku a Torino”.