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    SUI MIGRANTI VINCE LA LINEA SALVINI MA NON SI PUÒ DIRE – LA LEGA RIVENDICA LA STRETTA PROCLAMANDO IL “RITORNO AI DECRETI SICUREZZA”, MA IL MESSAGGIO CHE ARRIVA DALLA MELONI, IN VISITA IN ETIOPIA, È CHE SI TRATTA DI UNA SCELTA DI TUTTO IL GOVERNO. LA PREMIER, MENTRE ABBRACCIA I BAMBINI ETIOPI, RIVENDICA “L’OBIETTIVO DELL’ELIMINAZIONE DELLA PROTEZIONE SPECIALE” – IL QUIRINALE OSSERVA CON ATTENZIONE…


     
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    1. MELONI RIVENDICA LO STOP ALLA PROTEZIONE SPECIALE SCHLEIN: UNA VERGOGNA

    Estratto dell’articolo di A.Z. per “la Repubblica”

     

    giorgia meloni con i bambini della scuola galilei di addis abeba 1 giorgia meloni con i bambini della scuola galilei di addis abeba 1

    In favore di obiettivi e telecamere, gli occhi socchiusi, sembra sciogliersi in un abbraccio con i piccoli bimbi etiopi di una scuola di Addis Abeba. Quando li riapre, Giorgia Meloni è già pronta a rivendicare «l’obiettivo dell’eliminazione della protezione speciale».

     

    «È una protezione ulteriore rispetto a quello che accade nel resto d’Europa e credo che l’Italia non abbia ragione di discostarsi dalle normative europee di riferimento », spiega la premier ribadendo un concetto falso (sono 18 in Europa i Paesi con forme complementari di protezione) e premurandosi di sottolineare l’unità delle forze di governo al netto delle fughe in avanti della Lega che da giorni si appunta al petto la medaglia del ritorno dei vecchi decreti Salvini.

     

    meloni salvini meloni salvini

    «Con Salvini — sottolinea Meloni — abbiamo parlato della questione un paio di settimane fa per capire se lavorare come iniziativa di governo o come iniziativa parlamentare. Alla fine abbiamo scelto di far lavorare i gruppi parlamentari ma non c’è divergenza sostanziale, c’è la volontà di lavorare insieme».

     

    Parole che rimbalzano in Italia e a cui la segretaria del Pd Elly Schlein replica annunciando «una forte opposizione alle scelte del governo», a cominciare dalla realizzazione di un Cpr in Toscana. «Una vergogna cercare di nuovo di far pagare sulla pelle delle persone più fragili l’incapacità di questo governo di costruire delle politiche migratorie, stanno cercando di far tornare i decreti sicurezza di Salvini anche su aspetti come quelli dell’abolizione della protezione umanitaria su cui per altro c’erano state criticità sollevate dalla Corte Costituzionale». […]

     

    giorgia meloni con i bambini della scuola galilei di addis abeba 2 giorgia meloni con i bambini della scuola galilei di addis abeba 2

    2. IL GOVERNO CERCA DI MEDIARE SUL TESTO CHE STOPPA LA MISURA GUARDANDO ALLA LINEA DEL QUIRINALE

    Estratto dell’articolo di Paola Di Caro per il “Corriere della Sera”

     

    Nessun «ritorno ai decreti Sicurezza», come dalla Lega proclamavano due giorni fa. E, per ora — parole di Giorgia Meloni — un «obiettivo» da raggiungere: l’«eliminazione» dell’istituto della protezione speciale per i migranti ma, spiegano fonti di governo, con «buonsenso» e senza forzature.

     

    Che non piacerebbero al Colle, come non erano piaciute al capo dello Stato le disposizioni previste dai decreti Sicurezza fortemente voluti da Matteo Salvini nel 2018, rimandati indietro con ben due lettere di accompagnamento e poi in parte bocciati dalla stessa Corte costituzionale.

     

    GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI - BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI - BY EDOARDO BARALDI

    […] Sergio Mattarella è molto attento a ciò che sta accadendo su un tema delicatissimo come quello dell’immigrazione, per il quale il governo è arrivato a dichiarare lo stato d’emergenza per sei mesi. Il presidente della Repubblica, come è ovvio, non partecipa alla stesura di testi, e oggi come in ogni occasione ha massimo rispetto per le scelte del Parlamento. Ma, soprattutto dopo la tragedia di Cutro, una linea di massima da seguire la dà, anche per evitare di incorrere negli stessi rilievi di cinque anni fa.

     

    Da giorni quindi sono in corso triangolazioni e approfondimenti tra il Quirinale, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani per arrivare a un testo che preveda […] una «stretta forte», perfino uno «svuotamento» della protezione per i migranti che non abbiano i necessari requisiti per accedere al permesso di lavoro o all’accoglienza; ma senza forzature e, come chiede il Colle, sempre «nel rispetto dei diritti umani».

    sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare

     

    […] Insomma, Meloni ha assicurato che tutto si farà «con buonsenso», pur senza venir meno all’impegno di una linea dura che, assicurano anche i suoi, sarà seguita perché «su questa materia non esiste nessuno che va a traino di nessuno: la pensiamo tutti allo stesso modo».

     

    Il messaggio, dunque, è che non è la Lega a imporre diktat, ma è tutto il governo che — ripete la premier — non permetterà che «l’Italia diventi l’hub d’Europa». E si voterà un testo, assicurano, che non andrà contro i paletti imposti dal capo dello Stato […].

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