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    MISTERO TERZA DOSE - SUL RICHIAMO GLI ESPERTI SONO DIVISI: ISRAELE LO SOMMINISTRA A TUTTI GLI OVER 12, GLI STATI UNITI HANNO FISSATO UN CRITERIO ANAGRAFICO (SOPRA AI 65 ANNI) E POI LO HANNO ALLARGATO - L'EMA HA DECISO DI ASPETTARE OTTOBRE. L'IMMUNOLOGO ANDREA COSSARIZZA: "QUEL CHE ANCORA NON SAPPIAMO E' QUALE SIA IL NUMERO MINIMO DI ANTICORPI CHE CI PROTEGGE. NE' CONOSCIAMO LA DURATA DELLA MEMORIA IMMUNITARIA"


     
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    Elena Dusi per "la Repubblica"

     

    Terza dose in Israele Terza dose in Israele

    "Follow the science": segui la scienza. È il principio più spesso citato per battere il Covid. A volte però è più facile a dirsi che a farsi. Prendiamo la terza dose del vaccino. Su un aspetto la scienza ha le idee chiare: fragili e anziani ne hanno bisogno. L'Italia così ha deciso di offrire l'ulteriore richiamo prima ai pazienti con varie malattie, poi a ultra 80enni, ospiti di Rsa e operatori sanitari.

     

    Fra questi ultimi, la priorità andrà ai più fragili, ma la terza dose sarà poi estesa a tutti, come ha precisato ieri Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, rispondendo ai timori del presidente dell'ordine dei medici, Fnomceo. «I sanitari a rischio - aveva lamentato Filippo Anelli - sono tutti quanti».

     

    Vaccini Vaccini

    Ma perché i fragili e gli anziani hanno bisogno della terza dose? «Il vaccino non è un farmaco, è uno stimolo», spiega Guido Forni, immunologo dell'Accademia dei Lincei. «Immaginiamo che sia una ginnastica, al termine della quale ci aspetta una corsa. Una persona anziana faticherà più di una giovane ad arrivare al traguardo».

     

    Andrea Cossarizza, immunologo dell'università di Modena, trova «sensata» la scelta italiana di partire con i fragili: «Chi ha risposto poco alle prime due dosi ha bisogno di una dose aggiuntiva. Non vedo invece la necessità di vaccinare gli operatori sanitari, se sono sani e hanno risposto bene al primo ciclo».

     

    centro vaccini centro vaccini

    E per gli altri individui? Israele somministra la terza dose a tutti, sopra ai 12 anni. Gli Stati Uniti hanno fissato un criterio anagrafico - sopra ai 65 anni - per poi allargarlo a elastico, includendo categorie più esposte al contagio: dai poliziotti agli insegnanti, dai postini agli agricoltori fino ai lavoratori dei trasporti e i cassieri del supermercato. Entrambi i Paesi prevedono che per gli ulteriori richiami venga usato solo Pfizer. È una scelta temporanea: negli Usa è attesa l'autorizzazione anche per Moderna.

     

    vaccini vaccini

    «Ma nel caso di Israele, che condivide i suoi dati con Pfizer, non dico che siamo in conflitto di interessi, ma un po' ci avviciniamo», dice Cossarizza. L'abbandono di AstraZeneca e Johnson&Johnson ci preclude poi in parte la strada della vaccinazione eterologa (l'uso di vaccini di tipo diverso) che aveva dimostrato ottima efficacia. La scienza, poi, parla di un'efficacia in calo (da 90 a 70% circa) per la protezione dal contagio, ma di una protezione sempre alta nei confronti della malattia grave.

     

    vaccini ai medici vaccini ai medici

    Una piccola breccia - la riportano i dati di Israele - sembra comparire nei ricoveri dei vaccinati con più di 65 anni. L'Ema, Agenzia europea per i medicinali, ha deciso di aspettare ottobre per dare raccomandazioni per avere un quadro più chiaro. «Quel che ancora non sappiamo - spiega Cossarizza - è quale sia il numero minimo di anticorpi che ci protegge. Né conosciamo la durata della memoria immunitaria».

     

    VACCINI GIOVANI VACCINI GIOVANI

    Ci sono poi i dubbi sulla terza dose, che Forni sintetizza così: «Che una nuova somministrazione riporti in alto i valori degli anticorpi è fuori di dubbio. Ma per quanto tempo? Riesce anche ad allungare la memoria immunitaria o andrà poi rinnovata con sempre nuovi richiami?» Gli Usa non aiutano a fare chiarezza. A metà agosto il presidente Joe Biden ha annunciato la terza dose per tutti. Una settimana dopo si sono dimessi il direttore della ricerca sui vaccini dell'Fda (la Food and Drug Administration ) e il suo vice, che il 13 settembre hanno firmato con altri colleghi uno studio su Lancet in cui si nega la necessità della terza dose per tutti: «I vaccini continuano a essere efficaci contro la forma severa della malattia, anche con la variante Delta».

     

    VACCINAZIONE ANZIANI4 VACCINAZIONE ANZIANI4

    La parola è passata poi al comitato consultivo dell'Fda, che il 17 settembre ha consigliato la terza dose solo sopra ai 65 anni. Per ricomporre il puzzle sono intervenuti venerdì i Centers for Disease Control (Cdc). Per non smentire troppo Biden hanno previsto l'ulteriore richiamo agli ultra 65enni ma anche ai più giovani, se hanno malattie o appunto vivono in contesti a rischio. Tra una sterzata e l'altra, dicono sempre i Cdc, un milione di americani ha chiesto e ottenuto la terza dose senza avere i requisiti.

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