FEDELI SENATO BAGARRE
Paolo Decrestina per www.corriere.it
Una ministra contusa, una mano gonfia, spintoni, urla. Commessi che prendono di peso un parlamentare e lo trascinano. Il fantasma dell'arbitro Moreno e l'assedio di Fort Alamo. Succede tutto a palazzo Madama, in Senato. Succede tutto dopo che l'Aula decide di invertire l'ordine del giorno dei lavori e di passare all'esame del ddl sullo Ius Soli. Al via libera dell'emiciclo scoppia la bagarre,
I senatori della Lega insorgono e arrivano ai banchi del governo con un cartello con la scritta «No allo Ius soli». Il presidente della commissione Affari Costituzionali Torrisi prova a illustrare il provvedimento, ma poi le proteste lo sopraffanno ed è costretto a consegnare la relazione scritta.
BAGARRE SENATO
Intanto il capogruppo Gianmarco Centinaio si siede accanto alla ministra Fedeli, viene accerchiato dai commessi e allontanato di peso dai commessi, mentre il presidente del Senato Pietro Grasso espelle dall'emiciclo Raffaele Volpi. Perché? . Secondo la ricostruzione ha insultato pesantemente il presidente del Senato dicendogli «Vaffa...», e così racconta ai cronisti anche il collega della Lega Candiani. Ma non finisce qui. Volpi si rifiuta di abbandonare l'aula e se, di norma, il Regolamento prevederebbe la sospensione della seduta, per evitare lo stop dei lavori Grasso revoca l' espulsione chiamandolo comunque a rispondere «nelle sedi competenti» per l'accaduto. Ed ecco il richiamo calcistico: «Un precedente così neanche l' arbitro Moreno!», commenta Calderoli. «Quando i giocatori si arrivano a nascondere l'arbitro deve comportarsi come può...», ribatte Grasso. E i lavori d'Aula, intanto, proseguono.
BAGARRE SENATO
Ancora. Nel corso della bagarre, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli rimane contusa e viene medicata nell’infermeria del Senato. Secondo quanto raccontano alcuni esponenti del Partito democratico presenti nell’emiciclo, la ministra è stata spintonata dai senatori leghisti contro il banco del governo e le sedie». La ministra si mette dei cerotti e prende antidolorifici ma sta bene, lo conferma lei stessa su Twitter: «Non saranno i tentativi di sopraffazione a fermare una battaglia di civiltà come lo Ius Soli».
Ma quello della ministra non sembra l'unico infortunio. Anche Centinaio racconta di essersi fatto male: alla buvette mostra la mano gonfia, coperta dal ghiaccio, e dice che ha un ginocchio dolente che gli impedisce di camminare bene. «Io avevo chiesto solo di parlare ma il presidente Grasso è noto per non farmi parlare. Una volta gli ho dovuto tirare anche un libro. Ma è stato tanto tempo fa... - spiega Centinaio -.
Nel momento in cui non mi hanno lasciato parlare abbiamo occupato i banchi del governo e io sono stato quello che sono stato portato via per ultimo perché ho resistito di più come a Fort Alamo». «Sullo ius soli - assicura - non indietreggiamo di un millimetro». Mentre la Lega presenta una vera e propria valanga di emendamenti della Lega al ddl sullo Ius, la bellezza di 48.408 proposte di modifica, è ancora la bagarre avvenuta in tarda mattinata a richiamare l'attenzione delle forze politiche.
BAGARRE SENATO