LA MAMMA DI TIZIANA CANTONE A STORIE ITALIANE
Napoli. Svolta nell'indagini sul suicidio di Tiziana Cantone, suicida il 13 settembre del 2016, dopo la diffusione dei suoi video privati sul web. L'iPad e l'iPhone di proprietà della donna potrebbero essere stati manomessi. I due sistemi operativi, secondo la Procura di Napoli Nord, sono stati resettati proprio in quel giorni. Riparte da qui la nuova indagini sulla morte della 31enne.
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La prima si era conclusa con l'archiviazione nel 2017 per istigazione al suicidio perché dai device della donna non erano emerse tracce. Adesso s' indaga per frode processuale sulla base delle indagini difensive realizzate dai professionisti dell'Emme-Team, il gruppo con sede a Chicago di cui fanno parte studi legali americani ed europei che si batteno contro il Revenge porn.
Analizzando i due strumenti di Tiziana Cantone, infatti, gli esperti della Procura partenopea hanno scoperto almeno diciannove anomalie nell'estrapolazione dei dati da parte della polizia giudiziaria, che secondo i periti avrebbero compromesso le indagini. La madre di Tiziana, Teresa Giglio, aveva già chiesto che il corpo sia riesumato perché ritiene che la figlia non si sia suicidata e che invece sia stata uccisa.
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Tra le anomalie accertate, quella relativa all'intera cronologia eventi e browser internet dell'IPad, che era vuota, «come se per tutto il tempo (anni) in cui è stato nella disponibilità di Tiziana Cantone, non sia mai stato utilizzato o connesso al web. In seguito è stato possibile dimostrare che l'attività era presente e che è stata cancellata».
TERESA GIGLIO MADRE DI TIZIANA CANTONE TIZIANA CANTONE 2 TIZIANA CANTONE