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    1. SVOLTA O BROMURO, CHI LA PRENDE NEL CULO? LE CARTE ANCORA IN MANO AL COLLE? 2. GRAN COSA QUASI QUATTRO MILIONI DI PERSONE CHE SONO ANDATE A VOTARE PER LE PRIMARIE, A PRESCINDERE DAI CANDIDATI CHE SONO (IN ORDINE DI PIAZZAMENTO): UN SIMPATICO FIFONE (NON CHIESE ELEZIONI CHE AVREBBE VINTO ANCHE SUA ZIA), UN FORMIDABILE VENDITORE DI AUTOMOBILI USATE, UN INTELLETTUALE DELLA MAGNA GRECIA (CON LA ZEPPOLA MA UNA MIGLIOR DIZIONE DI DE MITA), MIA CUGINA SOVRAPPESO E UN POLITICO RAFFINATO E PER BENE CHE PERÒ HA IL DOPPIO DELL’ETÀ CHE CI SERVE 3. FIGURA DI CACCA COMPLESSIVA NEL CENTRODESTRA. SE LE FANNO, NON È DETTO CHE LE TAROCCHINO MEGLIO DEI SINISTRI. SE NON LE FANNO, RIMANGONO UN MANIPOLO DI CORTIGIANI SPERSI NEL VUOTO. IN PIÙ SI STANNO ACCOLTELLANDO IN VERO PIDDÌ-STYLE


     
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    a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

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    1- SVOLTA O BROMURO, CHI LA PRENDE NEL CULO?...
    Gran cosa quasi quattro milioni di persone che sono andate a votare per le primarie, a prescindere dai candidati che sono (in ordine di piazzamento): un simpatico fifone (non chiese elezioni che avrebbe vinto anche sua zia), un formidabile venditore di automobili usate, un intellettuale della Magna Grecia (con una miglior dizione di De Mita), mia cugina e un politico raffinato e per bene che però ha il doppio dell'età che ci serve.

    Il Polit Burò(cratico) del Piddìmenoelle ha cambiato le regole delle stucchevoli "primarie di Prodi", innegabile successo di pubblico e di critica, al solo scopo di facilitare la conferma dell'attuale segretario. Tuttavia, quasi il doppio del previsto è andato a votare perché evidentemente era più motivato di quanto si pensi. Beppe Grillo dice che non è una svolta, ma è bromuro.

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    I curatori di questa modesta rassegna, che non votano quando non condividono le regole di voto e comunque preferiscono forme di partecipazione postmoderna, proveranno con la consueta modestia a capire chi ha vinto e chi ha perso ieri notte. A occhio, le carte in mano le hanno ancora Re Giorgio e Goldman Monti, ma non è detto. Se poi vince davvero Renzi, forse si svecchia un po' la baracca. Ma non è detto. Anche qui, bisognerà fare i conti con i trucchi delle leggi elettorali. E con il Cav che frega un rigore agli Elkann. Insomma, cambio di stagione?

    RENZI VUOLE IL POSTO DI BERSANI jpegRENZI VUOLE IL POSTO DI BERSANI jpeg

    2- UNA VITTORIA DI TUTTI...
    "Quando vince la democrazia", è il sobrio titolo del commento di Massimo Giannini sulla Repubblica degli Illuminati. Che si tiene in equilibrio tra Culatello e Matteuccio. Poi passa l'ex direttora dell'Unità e sgomita con il collega: "La fiducia e la passione di un popolo" (p. 11). Ok, ma per raccontarla, non è obbligatorio credere di farne parte. "La migliore risposta all'antipolitica", civetta Geremicca sulla Stampa dei Lingotti in fuga (p. 1). "Una risposta all'antipolitica", la sa lunga Cappellini sul Messaggero (p. 1).

    PRIMARIE PD I CANDIDATI COME POWER RANGERSPRIMARIE PD I CANDIDATI COME POWER RANGERS

    3- PARLA COME PENSI...
    "Il leader ‘stracontento': questa giornata l'ho voluta io". Sul Corriere il sincero commento di Culatello Bersani (p. 3). Accanto, una foto del Caro Leader con la famiglia (p. 3) dalla quale si ricava che ormai crede sinceramente nel suo personaggio. Qualcuno lo informi che per gli italiani, però, il suo personaggio lo decide Crozza, vero vincitore di queste primarie (sono suo merito i voti dei primi due classificati, quindi ha la maggioranza assoluta del centrosinistra).

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    Due pagine dopo, il giornale della par condicio diretto da don Flebuccio de Bortoli cade sulla foto del Rottamatore, ripreso con la faccia da ebete e una pistola in mano (p. 5). Il "ragazzo" ha per caso delle idee sull'azionariato di via Solferino che voi non condividete?

    Sul Corriere, l'Aldissimo Cazzullo ironizza sul duplice obiettivo raggiunto dal Piddì: fare confusione e risvegliare comunque l'interesse del campo dei cosiddetti progressisti ("Il sindaco in coda e il leader in famiglia", p. 1).

    PRIMARIE PD BERSANI COME GARGAMELLAPRIMARIE PD BERSANI COME GARGAMELLA

    4- TITOLA CON PRUDENZA...
    "Prodi sceglie (ma tace). Vota anche Clio Napolitano" (Corriere, p. 8). La risposta è che Mortadellone ha fatto un'intervista a Repubblica e che sulla domenica di Clio (ma non era un'altra macchina quella che ha cercato di stirarla?) non si è esattamente interrogata un'intera nazione. Al massimo, una decina di parenti e di direttori vari.

    prima di pubblico da rassegna mininternoprima di pubblico da rassegna mininterno

    5- TORNO ANCH'IO, MAGARI AL QUIRINALE...
    "E adesso ballottaggio alla francese. Nel Paese c'è di nuovo voglia di politica". Lo dice Prodo Prodi, il vindice delle Nazioni Unite (Repubblica, p. 4). "La svolta del Professore: ‘Entro la fine dell'anno sarà chiaro quello che farò" (Repubblica, p. 13). Questo invece è Monto Monti. Derby per la poltrona di Re Giorgio? La 52esima stella sulla bandiera Usa è ancora libera?

    DIRIGENTI PD VERSIONE ISOLA DEI FAMOSI jpegDIRIGENTI PD VERSIONE ISOLA DEI FAMOSI jpeg

    6- GLI ALTRI...
    Figura di cacca complessiva nel centrodestra. Se le fanno, non è detto che le tarocchino meglio dei sinistri. Se non le fanno, rimangono un manipolo di cortigiani spersi nel vuoto. In più si stanno accoltellando in vero Piddì-style. Su tutti: "Alfano e l'incognita Berlusconi: ‘Le primarie? Per ora ci sono'" (Corriere, p. 10). E "Angelino si tenga il Pdl? Il Cavaliere lancia Forza Italia" Corriere, p. 11). Onore a Galan: "Il nostro è un test inutile" (Stampa, p. 9). Anche loro avrebbero "un popolo", probabilmente maggioranza nel Paese, ma non è che gliene freghi poi tanto.

    MATTEO RENZI VERSIONE PIERINO CONTRO TUTTIMATTEO RENZI VERSIONE PIERINO CONTRO TUTTI

    7- CHAPEAU! (MA IL PROFESSOR FERRARELLA E' UN GIORNALISTA ITALIANO?)...
    Se rimpiangete la preparazione e l'onestà intellettuale del giurista Vittorio Grevi, a lungo editorialista del Corriere e non a caso più volte bruciato per un posto nel sinedrio dei magistrati, oggi potete consolarvi.

    Luigi Ferrarella spiega in modo non corporativo, documentato e non ideologico, proprio come faceva Grevi, perché le nuove norme sulla stampa che un migliaio di miracolati stanno tentando di approvare sarebbero un grave errore e perché questo errore interessa tutti gli abitanti di codesto disgraziato Paese (p. 1 e non P2, la differenza si vede).

    MARIO MONTI E GIORGIO NAPOLITANOMARIO MONTI E GIORGIO NAPOLITANO

    Per liberarvi di noi, ma anche no: colinward@autistici.org

     

     

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