Guido De Carolis per corriere.it
suarez
Nell’occhio del ciclone in Italia per l’esame all’Università degli stranieri di Perugia, Luis Suarez oggi ha detto addio ufficialmente al Barcellona con una conferenza stampa al Camp Nou con il suo ormai ex presidente Bartomeu. L’attaccante uruguayano arriverà alla corte di Diego Simeone, all’Atletico Madrid.
«È difficilissimo per me. Sarò sempre grato al club per come mi ha trattato. Lascio qua tanti amici... Ringrazio la mia famiglia che mi ha sempre supportato, se ne va un essere umano con sentimenti profondi. È bello che i miei figli mi abbiano visto segnare tanti gol e vincere tanti trofei al fianco del migliore della storia. Questo mi resterà per sempre. Ringrazio i tifosi, lo staff... Avrete per sempre un tifoso in più, ovunque sarò», inizia il Pistolero con le lacrime agli occhi.
«Giocare qua è un sogno, un sogno che ho realizzato. Il giorno in cui sono arrivato non me lo sarei mai immaginato. Sono orgoglioso di ciò che ho fatto, ma anche soddisfatto per questi 6 anni spettacolari», continua il nuovo attaccante dei Colchoneros.
LUIS SUAREZ E L'ITALIANO BY OSHO
«Ho vissuto tanti momenti da ricordare, così come qualche momento brutto. Penso alla prima Liga, la Champions, ho giocato con un giocatore meraviglioso che prima avevo visto solo alla Playstation. Il fatto che ci sia qua la mia famiglia insieme ai miei compagni è meraviglioso. Ora mi sento solo orgoglioso dei miei 6 anni al club. Oramai ho accettato queste decisioni, ora cercherò di godermi al massimo la nuova avventura».
Il saluto a Messi
L’addio era nell’aria e il Pistolero era nel mirino di molte società, la Juventus in primis, poi la scelta di andare all’Atletico: «Quando il Barça mi ha detto che non contava più su di me ho ricevuto molte chiamate. Ma io mi sentivo in grado di andare in una squadra che potesse competere al massimo livello. E così siamo arrivati a un accordo con l’Atletico», precisa Suarez. «Ho parlato con tanti, anche con Godin. Me ne vado in una squadra molto competitiva, una squadra che lotta per la Liga e in Champions.
LUIS SUAREZ A PERUGIA
Una squadra ambiziosa, io cercherò di farla crescere per vincere altri trofei». C’è tempo anche per parlare del rapporto con Messi: «Tutti sanno il rapporto che ho con Leo. Il tempo che abbiamo condiviso al Barça abbiamo sempre cercato di fare il meglio e di aiutare la squadra. Leo sa cosa penso e io so cosa penso lui», conclude l’attaccante terzo miglior marcatore della storia del club blaugrana.
«Koeman non mi voleva»
Dal caso Leo Messi all’arrivo del nuovo mister della squadra blaugrana, Ronald Koeman, che ha subito deciso di escluderlo dal nuovo progetto. Dopo 198 gol realizzati con il Barcellona, terzo di sempre, e 13 titoli conquistati, per Suarez si è aperto giocoforza un nuovo capitolo: «Quando l’allenatore ha deciso che non voleva contare più su di me, e sono stato messo sul mercato, sono state diverse le chiamate ricevute».
LUIS SUAREZ E SIMONE OLIVIERI
Tra cui quella della Juventus in cerca di un sostituto per l’attacco dopo la partenza di Higuain. Alla fine però, anche per i problemi legati all’ottenimento della cittadinanza italiana, a spuntarla è stato l’Atletico Madrid: «Ho parlato con Diego (Simeone, ndr) e Antoine (Griezmann, ndr). Parto con grandi aspettative ed entusiasmo. L’Atletico ha sempre lottato per la Liga, è una squadra competitiva e ambiziosa. Spero che i miei figli possano ancora vedermi sollevare trofei e raggiungere altri obiettivi. Spero possano vedermi accanto ai migliori della storia».
«Un mese da pazzi, quante falsità»
«Un mese da pazzi. Sono state dette tante cose, tante notizie sono state inventate ma ho cercato di restare lontano da tutto». L’attaccante uruguaiano, che non ha mai citato il test d’italiano effettuato a Perugia oggi al centro di un’inchiesta, è apparso commosso ricordando come quella con il club catalano sia una separazione molto difficile.
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