Giuseppe Scarpa Per “il Messaggero”
porta portese rissa
Un pugno in faccia e poi il rumore della testa che sbatte sull'asfalto. «E uno! Adesso tocca a te. Te gonfio, te lascio per terra». E indica un'altra persona. Un ragazzo sulla trentina è esaltato. Urla, minaccia. La fidanzata accanto lo prega di entrare in auto, una Smart nera. Lui è circondato da quattro persone, una impugna una spranga. Il giovane ne ha appena spedito una al tappeto. Sono le sei di mattina di ieri. Teatro di una scazzottata, in mezzo alle bancarelle e ai primi clienti, è via Ettore Rolli. Il mercato è quello di Porta Portese.
L'origine della rissa non è chiara. Forse una lite per un parcheggio. Quello immortalato dallo smartphone di un passante è solo l'epilogo, la brutale zuffa. «Ma levati», dice il ragazzo. La compagna cerca di calmarlo. Lui sfida le persone che lo avvicinano. Sono venditori ambulanti, gli stanno attorno in modo ostile. Il trentenne però è tutto fuorché intimorito. All'improvviso spunta il titolare di un banco. Ha una maglietta verde, i guanti neri, in mano una spranga. La brandisce contro il ragazzo, gli sferra tre colpi. Vicino al trentenne c'è la compagna che urla spaventata. Lui schiva le bastonate e poi diventa una furia. Il bancarellaro lascia la sbarra in terra e scappa.
Il giovane gli corre dietro e nel frattempo intercetta un altro degli uomini che lo avevano circondato. A lui molla un gancio in pieno viso che non lascia scampo. La vittima crolla a terra e sbatte la testa. Rimane immobile sull'asfalto. Il trentenne si ringalluzzisce, alza le braccia e dice «e uno». Poi «vieni qua», rivolto ad una terza persona che schiva i pugni. La compagna lo ferma, gli impone di rientrare in auto, mentre lei cerca di prendere le distanze: «Io non c'entro niente». Ma lui rilancia, rivolto ad altri ambulanti: «Quante ne avete prese oggi?». Poi rivolto alla ragazza: «Vai amo', vai che ho steso tutti».
porta portese rissa
La macchina però non parte, perché la giovane non trova le chiavi. Il titolare di un banco invita gli altri a rifarsi sotto, a bloccare l'auto. Nessuno lo ascolta mentre il trentenne scende dalla Smart e solleva da terra l'uomo che aveva mandato ko. Il bancarellaro si alza e, tutto barcollante, arriva ad un furgoncino e si poggia. È visibilmente frastornato. Poco dopo, ci sono solo delle foto che immortalano la scena, arriva un'ambulanza. Il personale sanitario porta via l'ambulante che era stato malmenato. Sulla faccenda indaga la polizia.
2 - «IO, PUGILE A PORTA PORTESE NE HO STESI TRE PER DIFESA»
Giuseppe Scarpa per “il Messaggero”
Squilla il telefono al Messaggero. «Sono io quello del video a Porta Portese. Volevo dire che ne ho stesi altri due. Però è legittima difesa». Dall'altra parte della cornetta c'è F.B, 22 anni. È il ragazzo che ha scazzottato con tre ambulanti. L'antefatto ormai, per gli investigatori, sembra essere chiaro.
Con la Smart nera, al volante c'è la fidanzata, dopo una serata in discoteca entrano in via Ettore Rolli. In quel momento, domenica 9 giugno, gli ambulanti montano i banchi. Vedono la macchina sfilare e si innervosiscono. Volano parole grosse, insulti. Di fatto il 22enne, con l'auto, entra in una strada in quel momento chiusa al traffico, dove iniziano a passeggiare anche i primi clienti.
porta portese rissa
L'epilogo è ben rappresentato dal video, realizzato con uno smartphone da un passante. Un bancarellaro lo aggredisce con una sbarra in ferro, un altro cerca di colpirlo alle spalle con dei pugni. Lui reagisce e, come spiega lo stesso ragazzo, «in tutto ne ho stesi tre, mi sono difeso!». Una vicenda intricata su cui però adesso stanno facendo piena luce la procura e il commissariato di polizia di Monteverde: gli investigatori ieri hanno ricevuto le denunce del 22enne e di un ambulante.
Per quale motivo lei ha picchiato altri due bancarellari?
«Te l'ho detto, io mi sono difeso. Dal video che avete pubblicato si vede, uno è arrivato con la spranga»
L'origine della rissa?
«Alle sei meno dieci ci siamo ritrovati con la Smart tra i banchi. Io scherzando gli ho detto: Aho, ma che lavorate già di mattina presto?
È normale, a quell'ora iniziano a montare i banchi. Lei, invece, cosa stava facendo?
«Io avevo appena terminato la serata con l'amica mia. Stavamo andando a Testaccio, dovevo restituire il bancomat a un amico»
La strada in quel tratto era chiusa...
«Sì, e io gli ho fatto la battuta»
Forse era fuori luogo
«Va bene, però loro mi hanno sbarrato la strada. Hanno esagerato nella reazione. Erano in cinque e mi hanno circondato»
Valuterà tutto la polizia. Lei, però, esulta dopo aver sferrato un pugno al primo ambulante. Tra l'altro mentre è steso in terra immobile
porta portese rissa
«Cioè... è vero. Ho alzato le braccia al cielo, ho detto: È uno!. Lì mi sono esaltato, loro erano in tanti, io solo. Me so' gasato»
Sicuro di non aver assunto droghe?
«Assolutamente no, poi l'ho aiutato ad alzarsi. Si vede dal video»
È vero. L'aggressione alle altre due persone non è stata ripresa. Perché lo ha fatto?
«Mi sono sempre difeso! Uno mi ha morsicato la mano e l'altro mi ha dato un calcio sulle p....»
E lei?
«E io li ho stesi»
Forse poteva provare a parlargli?
«Loro mi hanno aggredito»
Ho capito, ma lei fa pugilato?
«Chi te lo ha detto? No comunque! Anzi sì, da piccolo ho fatto prepugilistica»
Perché non siete scappati?
«Gli ambulanti hanno preso le chiavi dall'auto e le hanno buttate. Noi non riuscivamo a trovarle. Volevamo andare via».
Chi sono gli altri due bancarellari che ha picchiato?
«Ho atterrato quello con la maglietta verde, quello che all'inizio mi è venuto addosso con la sbarra. Lui mi ha morsicato la mano. Nel frattempo l'altro, quello pelato, mi dava i calci. A quel punto...»
porta portese rissa
Ce lo ha detto, si è difeso....
«E sì! Mi hanno dato cinque giorni di prognosi per il morso al dito. Per questo ho denunciato tutti»
Al primo ambulante che lei ha aggredito hanno dato venti giorni di prognosi...
porta portese rissa
«Mi dispiace per lui, ma per me è stata legittima difesa....»