Danilo Ceccarelli per la Stampa
jean luc melenchon ballottaggio elezioni legislative
Sarebbe stato decisamente un evento nella campagna elettorale italiana più polarizzata di sempre, ma alla fine Jean-Luc Mélenchon ha preferito Luigi de Magistris e i camarades di Potere al Popolo!
al leader pentastellato Giuseppe Conte. E' con l'ex sindaco di Napoli e i candidati di Unione Nazionale che il settantunenne tribuno della gauche radicale francese incontrerà oggi pomeriggio il popolo romano, simbolicamente a nome di quello italiano.
GIUSEPPE CONTE CON IL CORNO DEDICATO 1
Le voci del suo arrivo nella Capitale erano circolate nei giorni scorsi facendo vagheggiare ai 5 Stelle la possibilità di un incontro con Conte, alle prese con una rimonta nei sondaggi ma anche alla ricerca di un consolidamento a sinistra. Un peso massimo come quello di Mélenchon, che dopo aver sfiorato il ballottaggio contro l'attuale presidente Emmanuel Macron alle ultime elezioni è riuscito nell'impresa di riunire i partiti del campo allargato della sinistra d'oltralpe - dai comunisti ai socialisti ai verdi - sotto il segno della Nuova unione popolare ecologica e sociale (Nupes), avrebbe rappresentato un endorsement per il Movimento grillino assai più utile di quello di Donald Trump.
Dal quartier generale della France Insoumise hanno mantenuto il silenzio fino all'ultimo finché ieri pomeriggi, Jean-Luc Mélenchon, che nel frattempo ha annunciato di non volersi ripresentare nella prossima corsa all'Eliseo, ha scelto l'Unione Popolare, il suo alleato naturale nel quadro europeo.
jean luc melenchon dopo il voto per le elezioni legislative
Complice soprattutto l'amicizia storica tra il suo partito e Potere al Popolo, membro di quell'alleanza che aveva già ricevuto il suo supporto nel 2018 con una visita a Napoli e l'anno successivo con una lettera indirizzata al coordinamento e ai portavoce.
«È evidente che i grillini vogliono occupare uno spazio che il centro-sinistra non copre», commentano dall'Unione Popolare alla vigilia della venuta del loro ospite. La location scelta è quella del quartiere Quadraro, a due passi da una base militare Nato. Un luogo emblematico, per il suo carattere fortemente popolare ma soprattutto per ribadire un netto «No» alla guerra e all'invio di armi in Ucraina. Oltre all'ex sindaco di Napoli, che oggi è il capo politico di Unione Popolare, Mélenchon dialogherà con i candidati Marta Collot e Giuliano Granato in un appuntamento organizzato sotto forma di assemblea pubblica:
GIUSEPPE CONTE ASSAGGIA UNA PIZZA
«Non volevamo organizzare un evento chiuso al centro di Roma, così, anche su richiesta di Jean-Luc, abbiamo preferito incontrare la gente per parlare con loro dei problemi del momento come quelli energetici o quelli legati al lavoro». Pacifismo ideologico, lavoro, gli antichi vessilli della sinistra storica difficilmente reperibili nel passato politico di Conte, soprattutto per via di quell'alleanza di governo con il leghista Salvini, a suo volta amico in Europa di Marine Le Pen. Un circuito chiuso tra populismi di colori diversi che collega i due versanti delle Alpi.
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