R.E. per "la Stampa"
«La storia di Telecom è una storia molto complicata e dolorosa perché le Generali negli anni hanno perso tantissimi soldi». Mario Greco conferma l'uscita delle Generali da Telco e difende l'accordo per il riassetto del gruppo.
«Il passaggio che abbiamo fatto a settembre con la transazione fatta con Telefonica è stato fondamentale, perché la vendita a 1,1 euro della nostra quota è una parte importante dei nostri risultati: non l'avessimo fatto avremmo dovuto riportare delle svalutazioni, delle perdite molto consistenti che sarebbero state visibili oggi.
MASSIMO TONONIQuando facemmo quell'accordo noi rendemmo chiaro a tutti che la nostra intenzione è quella di uscire da Telco. Ci sono due finestre: a giugno di quest'anno o a febbraio 2015. Ci stiamo preparando a uscire a giugno, al più tardi a febbraio». Da questo punto di vista la svalutazione a mercato effettuata sui titoli Telecom (a 0,72 euro per azione, per 189 milioni di euro) è «propedeutica a uscire da Telco» non appena sarà possibile.
Le parole del numero uno delle Generali arrivano mentre entrano nel vivo i giochi per il nuovo Cda di Telecom. Telco, la holding che detiene il 22,4% del gruppo telefonico, come anticipato da La Stampa lavora a una candidatura per la presidenza che possa raccogliere il consenso delle minoranze e non essere sgradita alla Findim di Marco Fossati.
mario grecoI grandi soci di Telecom starebbero sfogliando una rosa ristretta in cui figura il nome di Massimo Tononi, attuale presidente di Borsa Italiana, ex sottosegretario all'Economia nel governo Prodi con responsabilità alla gestione del debito pubblico ed ex Goldman Sachs.
La disponibilità di Tononi a guidare la lista Telco, a cui Findim dovrebbe opporre una propria rosa di nomi, sarebbe però subordinata al gradimento anche di Fossati, con l'obiettivo di svelenire il clima tra i soci. Le liste per l'assemblea del 16 aprile dovranno essere presentate entro venerdì 22 marzo.
MARCO TRONCHETTI PROVERA ALBERTO NAGEL E ANDREA BONOMI FOTO BARILLARI
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