Da gazzetta.it
tennis con gli occhiali
Match in singolare nel tennis (per il doppio le classi di rischio aumentano) con gli occhiali per evitare contatto occhi-mani, panchine separate, palline personali e mai due giocatori a rete. Solo attenzione alle mani lavate per la vela (ma in barca singola), tante complicazioni per judo e scherma (anche nell’allenamento con i maestri) mentre nel tiro con l’arco basta rispettare la distanza interpersonale.
Sono le indicazioni contenute in “Lo sport riparte in sicurezza”: il rapporto sviluppato dal Politecnico di Torino con il Coni e Comitato Paralimpico per consentire a tutte le 387 discipline sportive di uscire dall’emergenza Covid-19 non appena arriveranno le autorizzazioni da Palazzo Chigi.
Ne è venuto fuori un documento di 404 pagine comprensivo di tanti allegati tra cui il protocollo di screening ad hoc e le raccomandazioni della Federmedici sportivi. Tra gli sport meno rischiosi si trovano vela (ma solo in barche con equipaggio singolo), ginnastica artistica (ma non la ritmica), equitazione, golf e tennis. Tutti gli sport di contatto e di squadra invece figurano nelle categorie medio alte nei coefficienti di contagio. Per ognuno di essi figurano comunque i consigli per riprendere in sicurezza.
DI SQUADRA— Per gli allenamenti degli sport di squadra sono indicate formazioni di gruppi chiusi e costanti mantenendo distanze interpersonali, evitando disposizioni in linea degli atleti nelle fasi di corsa fino all’obbligatorietà del tampone 48 ore prima di ogni gara e obbligando a mascherina e distanziamento sociale chi siede in panchina. L’uscita dall’emergenza è ancora molto lontana.
calcio allenamenti
LA RIPARTENZA— Il documento ha lo scopo di fornire indicazioni e azioni di mitigazione che possano accompagnare la ripresa dopo il lockdown. “Ognuno protegge tutti” è la sintesi dell’iniziativa che gli ingegneri torinesi, sulla base delle indicazioni ricevute dalle Federazioni, dalle Discipline Sportive e dagli Enti di Promozione, tramite il Coni e il lavoro dello staff del suo segretario generale, Carlo Mornati, hanno realizzato certificando i diversi fattori di rischio delle singole attività sportive e che da domenica sera è sulla scrivania del Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora.
In questa fase iniziale è stato chiesto a tutte le federazioni di procedere con un’autovalutazione indicando per ogni singola voce, applicata a ciascuna specialità sportiva in relazione al luogo di pratica e alla natura dell’evento (allenamento o gara) il relativo fattore di rischio dove 0= inesistente; 1=scarso; 2=medio; 3=alto; 4=elevato. Al momento queste linee guida valgono unicamente per gli operatori sportivi (atleti, allenatori, ufficiali di gara) da osservare con carattere temporaneo e strettamente legate alla fase di emergenza, sebbene alcune potranno essere utili anche ad emergenza superata.
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