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    COSE TURCHE - TERRORE A ISTANBUL: ASSALTO ALLA SEDE DELLA QUESTURA, UCCISA UNA DONNA KAMIKAZE - IRRUZIONE ARMATA ANCHE NELLA SEDE DEL PARTITO DI ERDOGAN: SALE LA TENSIONE IN VISTA DELLE ELEZIONI


     
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    Marta Ottaviani per “la Stampa”

    DONNA KAMIKAZE UCCISA TURCHIA DONNA KAMIKAZE UCCISA TURCHIA

     

    La Turchia è risucchiata in una spirale di terrore che sembra non avere fine e, oltre alla tensione, nel Paese aumentano anche polemiche e sospetti. Ieri tutta la nazione piangeva la morte del magistrato Mehmet Selim Kiraz, rimasto ucciso nel blitz che avrebbe dovuto salvarlo. 

     

    Il Presidente nel mirino

    Non c’è stato nemmeno il tempo per riprendersi dallo choc che le televisioni hanno iniziato a diffondere immagini provenienti dalla parte asiatica della città, dove un uomo si era introdotto in una sede dell’Akp, il partito di Erdogan. Era armato, ma a sorpresa non ha aperto il fuoco contro nessuno, ha solo fatto uscire tutti e ha esposto una bandiera turca, sulla quale era rappresentata anche una scimitarra, dalla finestra dell’ultimo piano. Un gesto probabilmente isolato. 

    IRRUZIONE SEDE PARTITO ERDOGAN TURCHIA IRRUZIONE SEDE PARTITO ERDOGAN TURCHIA

     

    Quello che è successo nel pomeriggio potrebbe invece avere un collegamento con il sequestro, martedì scorso, del magistrato Kiraz. Erano da poco passate le 18, le 17 in Italia, quando una coppia si è avvicinata alla questura centrale di Istanbul, notoriamente uno dei luoghi più sicuri della megalopoli sul Bosforo. La polizia ha subito notato qualcosa di strano nella loro andatura e presto si sono accorti che lui aveva un fucile e lei una bomba.

     

    La sparatoria è durata pochi minuti, la kamikaze è morta subito e il compagno, ferito, è stato interrogato dalla polizia. Non hanno detto se siano legati al Dhkp-c, l’organizzazione terroristica di estrema sinistra che ha sequestrato Kiraz nel suo ufficio, ma la dinamica dell’attentato somiglia molto ad altri colpi messi a segno dal gruppo. 

     

    FUNERALI MAGISTRATO FUNERALI MAGISTRATO

    Allarmi bomba sugli aerei

    Nel Paese la tensione si taglia con un coltello, aumentata da due allarmi bomba su due aerei della Turkish Airlines in pochi giorni. Sui velivoli non sono stati ritrovati ordigni, ma è bastato il solo sospetto a incrementare il senso di paura in un Paese che in questi giorni si sta scoprendo sempre più vulnerabile. Ci sono poi le polemiche che riguardano le falle nella sicurezza. Il tribunale dove Kiraz è stato fatto prigioniero sulla carta doveva essere il più sicuro del Paese. Il Presidente Erdogan, complimentandosi con le forze antisommossa per il blitz di due sere fa, si è attirato le critiche della stampa di opposizione, che gli ha fatto notare che il primo obiettivo dell’attacco, ossia salvare Kiraz, era palesemente fallito. 
     

    Sumeyye Erdogan Sumeyye Erdogan

    Elezioni alle porte

    In un clima così le attenzioni degli analisti sono puntate verso le elezioni politiche del prossimo 7 giugno. Saranno consultazioni chiave perché l’Akp, il partito per la Giustizia e lo Sviluppo che guida il Paese dal 2002, dovrà assolutamente ottenere i due terzi dei seggi in parlamento, soglia necessaria per portare avanti le riforme costituzionali per il presidenzialismo forte che stanno tanto a cuore a Erdogan. Il suo maggior avversario sarà il partito curdo e proprio su questo punto si concentrano i timori di molti. Il Dhkp-c in passato è stato accusato di avere legami con il Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan. Il rischio è che Erdogan cerchi di strumentalizzare quanto accaduto per aumentare il consenso, con le inevitabili conseguenze su una situazione già incandescente.

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