Alberto Francavilla per "www.blitzquotidiano.it"
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Se ti ammali di Coronavirus ma non hai fatto il vaccino anti Covid, San Marino ti fa pagare le cure. Di tasca tua. Per ora è solo una proposta, ma potrebbe presto diventare realtà. E l’Italia che farà con casi analoghi? Anche qui da noi infatti il vaccino sarà gratuito ma non obbligatorio.
Un modo per dire ai negazionisti del vaccino (o vogliamo chiamarli “timorosi”) che saranno coscienti delle conseguenze (almeno economiche) delle proprie scelte. Chi teme il vaccino può avere varie ragioni: che effetto fa su chi ha patologie pregresse? Siamo sicuri siano stati fatti tutti i test necessari in fase di sperimentazione?
Io aggiungerei una domanda: meglio una reazione allergica a un vaccino o gli effetti a lungo termine del Coronavirus? Quale rischio vale la pena correre di più? Quella di San Marino ricalca, seppur su contenuti diversi, una proposta fatta in Svizzera qualche mese fa. Quella di utilizzare le terapie intensive prima per i non negazionisti. E poi, se avanza posto, curare anche loro.
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San Marino: chi non fa il vaccino anti Covid si paghi le cure (se si ammala)
A San Marino i cittadini che sceglieranno di non fare il vaccino per il Covid-19, quando questo sarà disponibile, gratuito ma non obbligatorio, dovranno pagarsi le cure di tasca propria qualora dovessero ammalarsi per il Coronavirus. E’ questa la proposta del segretario di Stato Roberto Ciavatta, su cui il governo sammarinese, il Congresso di Stato, sta ragionando e prenderà in breve tempo una decisione.
“Gli esperti della commissione vaccini dell’Istituto di sicurezza sociale, si sono detti d’accordo – ha precisato il ministro Ciavatta – Il vaccino a San Marino sarà gratuito e disponibile per la popolazione e qualora si decida di non sottoporsi per scelta e non perché si fa parte di categorie escluse, come ad esempio gli allergici o per altri motivi sanitari, allora si dovranno pagare le cure per un eventuale contagio”.
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La sanità sammarinese per i cittadini del Titano è totalmente gratuita. Ma in Repubblica una soluzione per i ‘no vax‘ la si era già trovata qualche anno sulle vaccinazioni dei bambini. L’ordinamento sammarinese (legge 23 maggio 1995 n. 69- Art.7 al titolo Obiezioni) stabilisce infatti che i genitori dei bimbi non vaccinati debbano accendere un’assicurazione per danni contro terzi.
“I vaccini a San Marino arriveranno dall’Italia – continua Ciavatta – sarà il ministero della Salute italiano che stornerà per noi una quota parte e quindi anche i tempi di vaccinazione della popolazione sammarinese seguiranno quelli italiani”. Va da sè che San Marino avrebbe potuto acquistarli direttamente, un po’ come ha fatto la Gran Bretagna, ma per vicinanza territoriale si è optato per seguire l’Italia.
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A San Marino si festeggerà Capodanno
Nella Repubblica di San Marino tutto è pronto per salutare il nuovo anno. Partiamo dal principio. Da inizio pandemia si è spesso dibattuto su come considerare il territorio sammarinese rispetto alle limitazioni italiane agli spostamenti.
L’ultima decisione in proposito della segreteria di Stato per gli Affari esteri riguarda il periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio. In questa finestra temporale San Marino consentirà la libera circolazione delle persone tra Marche ed Emilia-Romagna. Ovvero le uniche regioni italiane confinanti. Tutto questo permetterà, teoricamente, agli emiliano-romagnoli di poter andare nelle Marche e viceversa.
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Non solo, considerato che attualmente a San Marino non vi sono particolari limitazioni alle attività economiche, gli operatori locali sono pronti, anzi, prontissimi per le feste. Sul web sono infatti numerose le promozioni per il 31 dicembre. Hotel anche di lusso propongono pacchetti di due o tre giorni, “nel rispetto rigoroso delle regole anti-contagio”, con cenone al ristorante, musica dal vivo, buffet e intrattenimenti vari.
Possibilità che, stando alle regole anti-Covid, in Italia non sono in questo periodo permesse. Negli alberghi sammarinesi, invece, via libera ai tradizionali veglioni del 31 dicembre col rischio che qualche ‘trenino festoso’ possa prendere vita con tutti i rischi del caso.
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La sera dell’ultimo dell’anno, poi, sono previste diverse iniziative all’aperto tra le vie dell’antico borgo medioevale. Allietate da spettacoli di folklore con musiche, danze tradizionali con tanto di fuochi pirotecnici di mezzanotte.
La polemica sul turismo tra San Marino e riviera romagnola
La piccola Repubblica è già stata oggetto di polemiche nei giorni scorsi per non aver, a differenza del territorio circostante, chiuso alcunché. E i “cugini” italiani a pochi chilometri di distanza sono insorti.
Molti operatori romagnoli hanno accusato i vicini sammarinesi di concorrenza sleale. Una situazione che pare dunque ripetersi per le feste. Si consideri che nella sola Rimini saranno aperti solo una trentina di hotel sugli oltre 300-400 dell’anno scorso. Nel frattempo, mentre la piccola Repubblica prova ad approfittare delle limitazioni italiane per fare “cassa”, il rischio nel Riminese e in Romagna è quello delle feste abusive.
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Gianni Indino, presidente emiliano-romagnolo del sindacato italiano dei locali da ballo, punta il dito contro quello che si sta organizzando in questo periodo: “E’ proprio così – dice – si stanno allestendo veglioni abusivi in ville private sia il 31 dicembre che in altre serate”. Secondo quanto emerso, gli inviti corrono sulle chat di Whatsapp e su importanti social in chiaro e tutto in contrasto ai decreti nazionali e regionali. Ma per non andare incontro a problemi basterà varcare il confine con San Marino. (Fonti: Ansa, Agi e Chiamami Città)
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