ann reinking all that jazz
Marco Giusti per Dagospia
Guardatela ballare in “All That Jazz” di Bob Fosse e capirete perché Ann Reinking, scomparsa ieri a 71 anni, fosse un autentico prodigio e un mito assoluto di Broadway.
Non solo ballerina, inoltre, ma anche coreografa, direttrice artistica e regista di grandi spettacoli di Broadway, come lo stesso “Fosse”, interamente dedicato al suo maestro e compagno. Ann Reinking a Bob Fosse deve praticamente tutto.
ann reinking bob fosse
Nata a Seattle nel 1949, studia danza a San Francisco e arriva a Broadway già alla fine degli anni ’60 esordendo in spettacoli come “Coco” con Katharine Hepburn, “Wild and Wonderful” o in “Pippin” diretto e coreografato da Fosse.
Dopo un matrimonio lampo nel 1970 con certo Larry Small, il primo dei suoi quattro mariti, si dedica completamente alla danza negli anni ’70 ottenendo grandi successi con “Cabaret”, “Goodnight Charley”.
ann reinking nel 2019
Nel 1977 rimpiazza Gwen Verdon come Roxe Hart in “Chicago”, spettacolo che riprenderà vent’anni dopo come protagonista e coreografa vincendo il suo Tony Award. Da lì e dalla sua incredibile forza sulla scena nasce tutta la sua fortuna.
Stanley Donen la fa esordire al cinema in “Il boxeur e la ballerina” nel 1978 e l’anno dopo Bob Fosse la vuole come co-protagonista di “All That Jazz” a fianco di Roy Scheider e Jessica Lange. Avrà un ruolo importante anche in “Annie” di John Huston come Grace Farrell, la segretaria di Albert Finney.
ann reinking nel 1982
Celebre è lì il suo numero costruito su “I Think I’m Gonna Like It Here”. Per poi avere il ruolo di Micki in “Micki and Maude” di Blake Edwards come una delle due ragazze, l’altra è Amy Irving, amate e messe incinte contemporaneamente da Dudley Moore nei primi anni ’80. Sfortunatamente sarà il suo ultimo film.
Il matrimonio col ricco finanziere Herbert Allen nel 1982 la porterà lontano dallo spettacolo per parecchi anni. Un vero peccato per la sua carriera. Ma quando i due si lasceranno alla fine degli anni ’80, Ann Reinking tornerà subito ai grandi successi teatrali con “Pal Joey”, 1988, e soprattutto con le coreografie di “Chicago”, per il quale vincerà un Tony Award. Per poi dirigere a Broadway “Fosse”, dedicato appunto al suo maestro.
ann reinking con il tony award vinto nel 1997 per chicago
Come dichiarò in una recente intervista a “The Guardian” sulla sua arte di coreografa e ballerina, "Ogni passo è fondamentalmente una parola, specialmente con nel musical, perché non lo fai per il bene della danza, ma stai promuovendo una storia e, oltre a questo, una morale. Stai proponendo una storia. Quindi i passaggi - così come i testi e la musica - si combinano sempre per far progredire la storia. Sono davvero un'altra forma di linguaggio".
peter talbert e ann reinking
Si risposerà altre due volte. Prima, nel 1989, con James Stuart, dal quale avrà un figlio, e poi nel 1994 con Peter Talbert, che la porterà a vivere in Arizona. Nella recente miniserie “Fosse/Verdon” il suo ruolo è interpretato da Margaret Qualley.
ann reinking e bebe neuwirth nel 1997 alla cerimonia dei tony awards Ann Reinking e Roy Schneider - All That Jazz ann reinking all that jazz 2 ann reinking bebe neuwirth e ann reinking in chicago 2014, new york erzsebet foldi ann reinking all that jazz ann reinking all that jazz 1 ann reinking all that jazz 4 ann reinking all that jazz 3 ann reinking all that jazz ann reinking a parigi nel 2018 ann reinking durante le riprese di annie, nel 1982 ann reinking ann reinking all that jazz phyllis somerville, maxene andrews, marilu henner, april shawhan, patty andrews e ann reinking a broadway in over here! ann reinking, dudley moore, amy irving michi & maude ann reinking chicago musical ann reinking chicago