Umpire Bernardes to Holger Rune:
“I told you once in Monte Carlo, but that was fine. There are crowds that you cannot control if you do things like that… they will be worse if you keep doing it. If you just play tennis, they don’t do anything else”
— The Tennis Letter (@TheTennisLetter) April 30, 2023
HOLGER RUNE
Ronald Giammò per il Corriere dello Sport
S t anchi dei soliti gesti bianchi? Cavalleria e sportività sono per voi categorie desuete e siete tra coloro che credono invece che il tennis debba sempre più assomigliare a un corpo a corpo senza regole all’insegna delle dispute verbali? Holger Rune è quel che fa per voi.
Il danese, n.7 del mondo, c’è ricascato. Cambiano i tornei, gli avversari e le condizioni. Ma per accenderlo basta un punto contestato, un pubblico schierato tutto in suo sfavore e un match dall’esito in bilico. Di identico, due giorni fa a Madrid così come a Montecarlo contro Jannik Sinner, c’è Carlos Bernardes, veterano arbitro di sedia, ancora una volta nei panni del preside a cui è toccato provare a far ragionare il discolo giocatore.
Impegnato contro Alejandro Davidovich Fokina nel terzo turno del Masters 1000 di Madrid, a metà primo set Rune chiude il game del 3-4 andando a segno con una prima di servizio giudicata larga dallo spagnolo ma non da Foxtenn, il sistema per le chiamate elettroniche che dal 2025 prenderà il posto dei giudici di linea su tutto il circuito. Fokina è incredulo, e con lui il pubblico, anche perché dirà poi «si vede che il segno era fuori». A nulla è valsa la chiamata in causa del Supervisor, né l’invito a Bernandes di scendere dalla sedia e verificare con i suoi occhi. La regola parla chiaro: la chiamata del computer non si può invertire. E però c’è un segno lì che dice il contrario.
HOLGER RUNE
O meglio: c’era. Perché durante lo scambio di battute tra lo spagnolo e il giudice di sedia, in un clima di crescente contestazione, Rune decide di andare a verificare da vicino il rimbalzo della discordia. Sembra incerto sul da farsi ma in realtà ha il suo piano già chiaro in testa. Basta una pedata per cancellare il segno contestato. «Mi ero accorto che l’aveva cancellato, ma l’avevano già approvato quindi non mi importava - ha detto Davidovich - Il pubblico però s’è infastidito e si è schierato ancora di più dalla mia parte».
HOLGER RUNE RIMPROVERATO DALL ARBITRO
Lo stadio diventa una bolgia, mentre Bernardes coglie l’occasione per bacchettare il monello scandinavo: «Ti dirò una cosa, e vale per tutta la partita. Te l’avevo già detto a Montecarlo. Ci sono pubblici che non puoi controllare se continui a comportarti così. Limitati a giocare a tennis». È stato anche grazie al clima infuocato se, dopo oltre tre ore di partita, lo spagnolo è riuscito ad imporsi in tre set. Fredda stretta di mano tra i due, poi le giustificazioni di Rune dai suoi profili social: «Il pubblico non ha capito cosa stava succedendo. Non si può invertire la chiamata del computer. Il giudice di sedia e il Supervisor hanno impiegato molto tempo per spiegarlo al mio rivale ma non si sono preoccupati di comunicarlo al pubblico. La prossima volta farò un pisolino mentre discutono. Non ho nulla contro il pubblico spagnolo e non vedo l’ora di tornare a giocare a Madrid». Sarà vero? Al prossimo punto conteso l’ardua sentenza. E ora Roma.
rune HOLGER RUNE HOLGER RUNE HOLGER RUNE HOLGER RUNE HOLGER RUNE CANCELLA IL SEGNO DI UNA PALLA CONTESA HOLGER RUNE