midwest furfest
David Sim per International Business Times
Un fursona, nella sottocultura “furry” (pelosa), è un alter ego, una creatura con fattezze di animale. La “Furfest 2015” si è tenuta a Chicago, raccogliendo oltre 5000 persone e circa 60.000 dollari da dare in beneficenza.
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Questo avatar permette di esprimere tratti caratteriali diversi: uno su cinque sceglie una fursona di genere opposto, circa l’80% dei furry sono maschi. Alla convention si sono visti molti abbracci ed innocue effusioni, perché la fursona è spesso asessuata o ibrida. Ma è sempre più frequente anche come branca del fetish. Scrive Jesse Bering, autrice del libro “Perv: The Sexual Deviant in All of Us”:«Il “furry” è una forma di espressione sessuale innocua. Ci disturba perché non la conosciamo, appartiene per lo più alla scena feticista, ma ha radici nella nostra infanzia. Per alcuni, trasformarsi un orsacchiotto o in creatura pelosa è un modo per esplorare l’identità sessuale, specialmente se si tratta di individui emarginati, disabili e a disagio nel proprio corpo».
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Si parla infatti di “fursona” come di un alter-ego che sfida le norme sociali che determinano quali siano le conformazioni accettabili di corpo, genere e sesso.