Paolo Cirino Pomicino per Dagospia

paolo cirino pomicino foto di bacco

Tutte le ultime stime degli organismi internazionali danno un rallentamento della crescita economica nei paesi europei ed in particolare nei paesi dell’eurozona passando nel 2023 dall’1,1 allo 0,8 nel 2023 e dall’1,6 all’1,3 per il 2024. L’Italia crescerebbe nell’anno in corso di appena lo 0,9% e nel 2024 addirittura dello 0,8. Stranamente l’occupazione cresce in misura notevole. Da giugno 2022 a giugno 2023 sono 385 mila nuovi occupati come ci dice l’istat con la riduzione a 7,4 del tasso di disoccupazione.

Ma come è possibile che l’economia rallenta e l’occupazione aumenta? In uno dei tanti talk show abbiamo sentito una spiegazione da Stanlio e Ollio. La maggiore occupazione nel 2022-23  secondo i nuovi comici nascerebbe dalla crescita del 2021 dopo la perdita di 9 punti di Pil nel 2020.

PAOLO ZANGRILLO

Un’indagine rapida e subito emerge la verità.  Dal primo gennaio 2022 al giugno 2023 la pubblica amministrazione ha assunto 260 mila persone mentre l’economia dell’industria e dei servizi nel suo complesso ne avrebbe occupato poco più di 100 mila. Per essere ancora più precisi il ministro della funzione pubblica Paolo Zangrillo ha annunciato che nel secondo semestre dell’anno ci saranno altri 70 mila nuove assunzioni nella PA. E così saremmo a 320 mila nuove assunzioni in 24 mesi. Ecco dunque spiegato il mistero.

IL CONTO DEL SUPERBONUS - MEME BY OSHO

La crescita economica rallenta di brutto ma lo Stato garantisce la crescita occupazionale dopo i tagli insensati dell’ultimo decennio.

È inutile dire che tra i nuovi assunti ed i nuovi pensionati della PA chi ne soffrirà sarà il bilancio pubblico che vedrà naturalmente aumentare la spesa corrente per la croce e delizia di Giorgetti. Speravamo nel miracolo e invece balliamo sul baratro di oltre 2800 miliardi di euro di debiti mentre l’economia rallenta sempre più e le disuguaglianze reddituali marciano verso il punto di rottura sociale.

paolo zangrillo TITANIC D'ITALIA - VIGNETTA BY MACONDO giorgia meloni giancarlo giorgetti