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    "NON FATEVI INGANNARE" - IL GIORNALISTA TOBIAS PILLER E LA VERITÀ SUI SOLDI DELLA MERKEL - "CI SONO SOLO TRE MODI PER AUMENTARE LA SPESA IN ITALIA: CON UN AUMENTO DEL DEBITO DA RIPAGARE DAGLI ITALIANI, CON SOLDI REGALATI DAGLI ALTRI O CON SOLDI STAMPATI DALLA BANCA CENTRALE ED INFLAZIONE IN FUTURO. MI SEMBRA PIÙ SINCERA LA PRIMA OPZIONE E L’EUROPA, SIA CON IL FONDO SALVA STATI MES SIA CON LA BCE, POTRÀ DARE UNA MANO…"


     
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    Massimiliano Lenzi per iltempo.it

     

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    La crisi italiana da coronavirus, sanitaria ed economica, vista con gli occhi di un grande giornalista tedesco che il nostro Paese lo racconta ormai da anni: Tobias Piller, il corrispondente a Roma della “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, per i tedeschi la Faz.

     

    Piller, il coronavirus adesso sta facendo saltare tutti i parametri e le regole europee?

    “Sicuramente i parametri per il deficit dovevano essere sospesi. Adesso bisogna fare di tutto per far sopravvivere le aziende, offrendo liquidità. A chi non può lavorare, bisogna offrire pagamenti di cassa integrazione abbastanza velocemente. E gli autonomi, soprattutto il popolo della partita Iva, devono avere i mezzi per sopravvivere, magari anche con gli strumenti del reddito di cittadinanza”.

     

    L’Italia per adesso ha fatto un programma di 25 miliardi di euro ed ha annunciato un altro pacchetto da 25 miliardi. Troppo poco?

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    “Non bisogna farsi ingannare dai grandi numeri che vengono riportati dalla Germania, oltre 500 miliardi di Euro. Questi riguardano delle garanzie per crediti di liquidità alle aziende, e si spera che la grande parte di questi soldi torni indietro. Questo strumento si usa anche in Italia”.

     

    Ma oltre alle garanzie per le aziende, la Germania spende di più con una finanziaria supplementare di 150 miliardi di Euro, vero?

    “La Germania viene da un leggero surplus di bilancio nel 2019, aveva programmato di nuovo un deficit zero per il 2020, e adesso ha spazio di manovra, se vuole fare il 3 per cento di deficit nell’anno di crisi.

     

    In ogni caso, bisogna tenere in mente, che proprio adesso, nella crisi, si fa bene a concentrarsi sull’essenziale. Vedo troppi politici che dicono: tanto stiamo spendendo grandi somme, vorrei ancora qualcosa lì e là, per questa e quella clientela elettorale. Cose del genere rischiano di essere degli sprechi che proprio nessuno si può permettere nei tempi della crisi”.

     

    Che cosa pensa della cura suggerita da Mario Draghi?

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    “Emettere Eurobond vuol dire gestione patrimoniale insieme. Per mettere insieme una parte del patrimonio, ci vuole fiducia. Anche se, nel nostro piccolo, volessimo mettere insieme parte del patrimonio con i propri cugini. Ma aiuta in questa situazione quello che dicono tanti politici italiani? Vogliono soldi dall’Europa in modo incondizionato, ma dicono che se ne infischiano delle vecchie promesse italiane di fronte agli altri europei.

     

    Ci sono solo tre modi per aumentare la spesa in Italia: con un aumento del debito da ripagare dagli italiani, con soldi regalati dagli altri o con soldi stampati dalla Banca Centrale ed inflazione in futuro. Mi sembra più sincera la prima opzione e l’Europa, sia con il Fondo Salva Stati Mes sia con la BCE, potrà dare una mano per non far aumentare gli interessi per il debito pubblico italiano, espressi nello spread”.

     

    La Germania sta contenendo il coronavirus e le morti sono solo delle piccole percentuali. Da cosa dipende?

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    “L’epidemia è esplosa in Germania qualche settimana più tardi, purtroppo anche i numeri delle vittime aumenteranno. Comunque, sembra che si siano evitate delle situazioni con persone infettate che arrivavano al Pronto Soccorso, infettando l’ospedale e la popolazione intorno.

     

    Adesso ci sono i ‘drive-in’, con i test seduti in macchina. In Germania si fanno molti tamponi. L’ultimo numero era di 160.000 tamponi per la settimana dal 9 al 15 Marzo, mentre per l’Italia il numero totale di tutti i tamponi nelle settimane fino al 15 Marzo era di 125.000. Si fanno i test a chi ha sintomi, a chi ha avuto contatti con persone infettate e al personale medico. Poi finora si riesce a seguire ancora ogni paziente, a cominciare delle cure prima che la situazione diventi disperata”.

     

    Che consiglio darebbe al governo Conte?

    CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON

    “Non mi permetto di dare consigli al Primo Ministro italiano. Visti i tedeschi, troppo arroganti e viziati, che non volevano rinunciare a niente neanche con la epidemia in arrivo, vedo il Primo Ministro italiano in una luce diversa. Lui è stato bravo a portare gli italiani passo dopo passo nella situazione necessaria della chiusura dei contatti, e poteva alla fine contare sulla comprensione di quasi tutti gli italiani.

     

    Mi preoccupa un pochino il futuro: spero che dopo la crisi non avremo un’Italia con nuove partecipazioni statali ed aziende zombie come Alitalia, finanziate dai contribuenti. Sarebbe meglio spianare la strada per la famosa imprenditorialità privata degli italiani”.

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